Da Nizza a Vence, Henri Matisse ha trascorso la maggior parte della sua vita nel sud della Francia, cambiando più volte abitazione. Ripercorriamo qui le tappe principali degli spostamenti dell’artista, collegandoli alle sue opere più significative.
Henri Matisse, nato a Cateau-Cambrésis (Nord) nel 1869, giunge nel capoluogo della Costa Azzurra nel 1917 per curare una brutta bronchite e vi resta tutta la vita. Ha 48 anni il pittore quando arriva all’hotel Beau Rivage nel cuore della città vecchia di Nizza. Affacciato alla finestra sulla Promenade des Anglais viene abbagliato dalla luce e dai colori della Baia. Affitta un appartamento a pochi metri dall’hotel, dove dipinge La mia camera al Beau Rivage, La violinista alla finestra, Tempesta a Nizza.
Nel 1918 si trasferisce all’Hotel de la Mediterranée sulla Promenade des Anglais dove rimarrà 4 anni. In un vecchio garage in fondo al quartiere di Cimiez crea la celebre Danza commissionata dal dottor Barne. Nel 1938 compra due appartamenti al Régina, splendido palazzo belle Epoque fatto costruire per la Regina Vittoria. Ad eccezione del periodo della guerra, quando per sfuggire ai bombardamenti si trasferirà in una villa di Vence, nell’ entroterra, l’artista rimarrà qui per il resto della sua vita.
Ma il periodo trascorso a Villa Le Reve, una casa provenzale immersa in un giardino con grandi palme, invece di poche settimane durò quasi sei anni ed ebbe una particolare importanza per l’opera dell’artista. Qui dipinse alcuni dei suoi capolavori come Nature morte aux grenades e Intèrieur jaune et bleu (1946), da non perdere all’Espace Matisse del Museo di Vence Jeune femme à la pelisse, fond rouge, in prestato (fino al 10 ottobre) dal Museo dipartimentale di Cateau Cambrèsis e dipinta dall’artista nel 1944 a Villa Le Reve. Il viso della giovane donna si inscrive in un rettangolo bianco disposto su una tela a motivi floreali, come lo sarà più tardi la Vierge à l’enfant sulla navata della Cappella dei Domenicani.
La città di Vence ha preparato per tutta l’estate una serie di manifestazioni, mostre al Museo con opere del periodo vencoise conferenze, percorsi, visite guidate, concerti jazz. A Vence Matisse accettò di decorare la Cappella del Rosario per amicizia nei confronti della suora domenicana Suor Jacques Marie, che era stata sua infermiera e modella. La cappella, inaugurata 70 anni fa, il 25 giugno del 1951, rimane il suo testamento spirituale, il suo capolavoro.
«La considero, malgrado tutte le sue imperfezioni come il mio capolavoro… E’ il risultato di una vita consacrata alla ricerca della verità. Ciò che più emoziona è la bellezza dei volumi, il bianco semplice e puro a cui fanno da contrasto il giallo limone, il verde vivo, il blu oltremare. Tutto è armonia, maestosa semplicità, i visitatori si sentono, come diceva l’artista, “purificati e liberati dai loro pesi”».