Oltre Parasite, le Giornate del Cinema coreano

Oltre Parasite – Giornate del Cinema coreano a Milano, dal 14 al 30 ottobre. In anteprima anche Barking Dogs never Bite, il primo lungometraggio di Bong Joon-ho inedito in Italia

Cineteca Milano MEET, in collaborazione con il Florence Korea Film Festival (giunto quest’anno alla diciannovesima edizione), insieme al Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano, presenta la rassegna Oltre Parasite – Giornate del Cinema coreano a Milano, in programmata dal 14 al 30 ottobre 2021 con sette film mai distribuiti in Italia in versione originale.

Una serata di anteprima – 1 ottobre 20.30 – sarà dedicata alla proiezione di Barking Dogs never Bite, il primo lungometraggio di Bong Joon-ho, premio Oscar con Parasite. Protagonista della pellicola è Yoon-ju, un ricercatore universitario sposato e frustrato per non essere ancora riuscito ad avere una cattedra. Convinto che la causa principale del suo malessere sia il continuo abbaiare dei cani dei suoi vicini, inizia a eliminarli. Finché sua moglie non decide di prendere un cane… Il titolo originale del film (Peullandaseu-ui gae) fa riferimento a Il cane delle Fiandre, romanzo del 1872 di Ouida (al secolo Marie Louise Ramée) popolarissimo in Corea e Giappone, tanto da vantare ben tre trasposizioni animate (qualcuno ricorderà le avventure dell’orfano Nello e del suo fedele cane Patrash).

Il successo di Bong Joon-ho (Memorie di un assassino, The Host, Madre) ha portato in italia (e nel mondo) un rinnovato interesse per il cinema che arriva dalla Corea del Sud (quello della Corea del Nord invece resta per ora misterioso e inaccessibile). Se nel corso degli anni, prima dalla critica e poi da un pubblico cinephile sempre più attento a intercettare le novità degne di nota provenienti da ogni angolo del globo, i registi sudcoreani che si sono succeduti nell’ambito dei circuiti festivalieri di tutto il mondo (Kim Ki-duk, Hong Sang-soo e Park Chan-wook) sono stati accolti sempre con maggiore entusiasmo, con Parasite il riscontro è arrivato ad essere, addirittura, popolare.

Il programma delle Giornate del Cinema coreano è stato pensato per andare oltre l’enorme successo dell’ultimo film di Bong Joon-ho e aprire una finestra sulla vivacità di una produzione cinematografica originale, viva e spesso sorprendente.

In progrtamma 6 grandi opere, tra cui Address Unknown e Bad Guy, due titoli del primo periodo di Kim Ki-duk, Leone d’Oro 2012 con Pieta, prematuramente scomparso nel dicembre 2020; poesia, rigore, lucidità, crudeltà, questi gli ingredienti della sua cinematografia che lo hanno reso uno dei più importanti cineasti del panorama internazionale. Bad Guy (2002) vede protagonista Han-ki, boss del quartiere a luci rosse, che incontra per caso una studentessa di nome Dun-hwa e tenta un approccio. La ragazza si sottrae, ma il gangster la costringe a baciarlo. Han-ki progetta di avviare la ragazza alla prostituzione e dopo averla fatta prigioniera in una stanza passa le sue notti a spiarla. Address Unknown (2001) invece ruota attorno alla vita di tre giovani in una cittadina coreana a lungo sede di una base militare americana. La realtà crudele di cui i ragazzi sono prigionieri rivela come tutti siano marchiati in modo indelebile dalla storia recente del loro paese.

In cartellone anche I Don’t Fire Myself di Lee Tae-gyeom, Our Midnight di Lim Jung-eu e Move the Grave di Jeong Seung-o, tre titoli recenti che ben rappresentano la ricchezza di una cinematografia incredibilmente vitale tutta da scoprire. Trova spazio nel programma anche The Day a Pig Fell into the Well, debutto di Hong Sang-soo (Another Country, On the Beach at Night Alone, The Woman Who Ran).