La Festa del Cinema di Roma attribuisce a Tarantino il Premio alla Carriera 2021. “Il cinema è cambiato, non è morto”
“Il remake di Kill Bill? Mai dire mai”. Erano le parole che un po’ tutti si attendevano: e lui le ha pronunciate. Lui è il grande regista Quentin Tarantino, e la domanda che serpeggiava è se intenda metter mano al terzo episodio della “saga” con Uma Thurman. Lo scenario? Quello della Festa del Cinema di Roma, che gli ha attribuito il primo Premio alla Carriera di questa edizione 2021. Fra qualche giorno sarà la volta di Tim Burton. L’accoglienza trionfale per Tarantino è nella Sala Petrassi: e lui non si sottrae alle domande.
Come ha risposto il cinema al clima pandemico? “Il cinema è cambiato, non è morto. Si è evoluto, non mi sembra esatto dire che le piattaforme hanno preso il suo posto. Certo, in questo periodo non escono più migliaia di film in contemporanea. Ma ci sono sale dove proiettano solo revival, e sono state piene tutte le sere”.
L’attualità porta però all’editoria: e al libro tratto dal suo ultimo film, “C’era una volta a Hollywood”. “Si adattava benissimo a diventare un romanzo”, commenta il regista. “Volevo provare una cosa che andava di moda nei decenni scorsi, la trasposizione letteraria delle opere cinematografiche. Ci avevo messo mano ai tempi delle Iene, ma poi avevo abbandonato l’idea. Con C’era una volta a Hollywood, invece, il materiale era molto ricco, e sono andato in fondo”.
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