L’edificio monasteriale di Trisulti, in provincia di Frosinone, sarà visitabile tutti i giorni a ingresso gratuito
Nuova vita per la Certosa di Trisulti, a Collepardo, vicino ad Alatri, in provincia di Frosinone. Dopo che nel luglio scorso le chiavi del monastero furono riconsegnate allo Stato dall’associazione Dignitatis Humanae Institute di Benjamin Harnwel. Da martedì 9 novembre la Certosa riapre al pubblico con un nuovo percorso di visita a ingresso gratuito. Che permetterà al pubblico di scoprire la storia e le bellezze degli edifici che compongono il complesso certosino tra cui alcuni angoli inediti del perimetro monasteriale. Sabato, domenica e nei giorni festivi, si potrà inoltre, previa prenotazione, prendere parte a interessanti visite guidate gratuite.
La storia della Certosa di Trisulti prende il via nei primi anni del 1200. Quando Papa Innocenzo III assegna ai Certosini la primitiva abbazia benedettina, a poca distanza dall’attuale complesso, fondata da san Domenico di Sora poco prima dell’anno Mille. Nel 1204, viene costruita l’attuale Certosa con al centro la chiesa di San Bartolomeo, consacrata nel 1211. Tra gli edifici spicca la Farmacia settecentesca che testimonia come l’attività principale della Certosa, fino all’epoca moderna, fosse la produzione di medicamenti e liquori.
Saranno aperti per la prima volta al pubblico l’edificio monasteriale a fianco alla chiesa, il grande chiostro rettangolare e il monumentale Refettorio. Mentre a breve saranno visitabili il piccolo chiostro con il cimitero dei monaci e la sala capitolare decorata con dipinti murali e altari realizzati alle fine del Settecento. Restaurati grazie ai fondi del programma ArtBonus e a un finanziamento messo a disposizione dalla Regione Lazio.
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