Non è facile districarsi tra i dieci cataloghi della vendita Corinphila spalmata nei giorni che vanno dal 19 al 26 novembre con lotti che spaziano da Svizzera e Liechtenstein a Ceylon e Maldive, dalla Posta Aerea Svizzera al Sud e Centro America, dalle Isole del Pacifico a Italia, Francia, Europa e Gran Bretagna, con la terza parte, in questo caso, dell’importante collezione di Pietro Provera. Lettere che il collezionista romano scelse con grande cura, preferendo quelle di bell’aspetto. Quasi come fossero delle belle donne.
Un posto d’onore nelle vendita zurighese è appannaggio di nuovi lotti della monumentale collezione di HaubErivan, dove spicca, per preziosità, la lettera affrancata con due esemplari del 4 rappen cantonale di Zurigo, che presenta una variante nell’incisione, alla quale gli esperti della casa d’asta milanese hanno assegnato la stima di 200.000 franchi.
Varie le proposte italiane, dagli Stati preunitari all’Italia, passando dalle Colonie al Vaticano. Delle Poste del Papa, a 3.000 euro franchi l’incanto offre una serie nel 1992 chiamata a celebrare i Viaggi apostolici effettuati l’anno precedente da Giovanni Paolo II. Quando l’intera tiratura era già stampata al Palazzo del Governatorato qualcuno si accorse che accanto al giorno e al mese dei singoli viaggi mancava l’anno, il 1991. Di qui la decisione di ristampare l’emissione con i dati del calendario completi. Mentre si ignora se la prima tiratura sia stata distrutta (di sicuro è stato conservato almeno un foglio per esemplare, qualche anno fa esposto nel Principato di Monaco) sul mercato del collezionismo è finito, scrivono i cataloghi, un fogli di 20 esemplari. Vista la presenza di questa non emessa in molte aste (da Bolaffi, vendita del 7/8 ottobre, è stata assegnata alla base di 5.000 euro), vien da supporre che il numero degli esemplari in circolazione sia maggiore. Forse per questo Corinphila la propone a 3.000 franchi, ovvero 2.760 euro.
Di gran fascino il lotto che comprende 28 disegni a pastello o a carboncino e 22 saggi fotografici opera di Corrado Mezzana della serie cortometraggio – venti valori complessivamente – che nel 1932 ricordò il decennale della Marcia su Roma. Un complesso di straordinaria importanza in quanto documenta i vari passaggi che portarono alla nascita dell’impegnativa emissione e che, proprio per questo meriterebbe di essere mantenuto integro e conservato in un Museo, quello storico della Comunicazione in particolare. Peccato che il ministero dello Sviluppo economico dal quale dipende da questo orecchio mostri di non sentirci. Oltretutto non si tratta neppure di una gran cifra. Il prezzo base è di 2.500 franchi, pari a 2.300 euro. Il rischio, tutt’altro che ipotetico, è che il lotto venga acquistato per poi essere monetizzato vendendo di tanto i tanto i singoli bozzetti preparatori.
A 3.000 franchi (2.760 euro, contro i 24.000 euro della quotazione del catalogo – prezzario Sassone) viene offerto uno dei 100 esemplari di una prova della Provvisoria del Vaticano del 1934. La prova, beninteso, non sarebbe dovuta essere messa in vendita, per un errore approdò invece agli sportelli della posta dove venne regolarmente venduto a 1,30 lire e altrettanto regolarmente applicata su lettera.
Gustosissimo il catalogo finale attraverso il quale vengono proposte alcune affascinanti scatolette, costruite con grande fantasia, e perizia generalmente dapprima in Gran Bretagna a ridosso dell’uscita del penny nero per espandersi in seguito in Europa, per contenere i francobolli destinati ad affrancare la corrispondenza. Generalmente d’argento, nell’incanto Corinphila queste scatolette sono proposte tra 150 a 1.500 euro. Curiosamente la vendita coincide con la messa in vendita, da parte de La Poste di Parigi di un libretto che contiene dodici esemplari del costo singolo di 1,08 euro, destinati perciò ad affrancare lettere “verdi”.