Mostre New York Top Gennaio 2022
La scena artistica e culturale di New York inaugura il nuovo anno con una serie di eventi imperdibili. Se siete in città nel mese di gennaio, non perdete queste 7 mostre che abbiamo selezionato per voi:
1. Charles Ray: Figure Ground al Metropolitan Museum of Art
Dal 31 gennaio, 2022
Il Metropolitan Museum of Art dedica un evento a uno dei più importanti artisti contemporanei, Charles Ray. Nato a Chicago nel 1953, Ray pone al centro della sua ricerca, in un primo momento veicolata attraverso la pittura astratta, la fotografia e la performance, la figura umana, soprattutto il relazione con lo spazio. Costruendo un nuovo paradigma del reale, l’artista americano ne studia la complessità, identificando nella scultura la sua pratica preferita. Charles Ray: Figure Ground è la sua prima istituzionale in città in oltre 25 anni e include sculture realizzate in ogni periodo della sua carriera accostate a opere fotografiche degli anni ’70, dando vita a un’indagine completa della sua opera.
2. Paper Unbound: The Drawn Menagerie, da Christopher Bishop Fine Art
Dal 21 gennaio
Il 21 gennaio apre la divertentissima rassegna Paper Unbound: The Drawn Menagerie, da Christopher Bishop Fine Art, presentata nell’ambito della fiera Master Drawings New York. Protagonisti assoluti gli animali, rappresentati in oltre tre secoli di opere su carta, dal 1600 fino agli anni ’80 del Novecento, da artisti come Alexander Calder, Nicolas Huet, Jacob Jordaens, Tiepolo e Jacob de Wit. Cani, galli, elefanti, draghi, fenici, farfalle, scimmie e tigri, tra fantasia e raffigurazioni scientifiche, sono i soggetti di questa mostra che esplora i rapporti tra rappresentazione e astrazione, moderno e tradizionale, controllo e libertà.
Mostre New York Top Gennaio 2022
3. Living Histories: Queer Views and Old Masters, Jenna Gribbon alla Frick Collection
Dal 27 gennaio 2022
La sensazionale Frick Collection di New York, la cui storica sede è al momento chiusa per lavori di ripristino, apre le porte dello spazio sulla Madison Avenue, edificio progettato da Marcel Breuer ed ex-casa del Whitney Museum of American Art, ad un nuovo progetto di conversazione tra arte contemporanea ed antichi maestri, suggerendo nuovi modi di apprezzare la sua preziosissima raccolta di dipinti e sculture prevalentemente europee datata tra il XIII e il IXX secolo. Con Living Histories: Queer Views and Old Masters la Frick Collection continua il suo ampio programma culturale che negli ultimi dieci anni ha celebrato le più interessanti voci e visioni contemporanee, attraverso installazioni, produzioni digitali, collaborazioni e pubblicazioni (è in arrivo il prossimo marzo la mostra dedicata a Giuseppe Penone). Quattro artisti «deeply invested in the Old Masters in their own practices» sono stati chiamati a raccontare la propria versione di celebri dipinti di Vermeer, Holbein e Rembrandt, solitamente esposti al secondo piano dell’istituzione ma al momento in prestito presso altri musei, innescando inediti dialoghi con il patrimonio figurativo tradizionale della Frick Collection, con un’enfasi precisa sulle questioni di genere ed identità queer tipicamente escluse dalle narrazioni della prima arte moderna europea. Avviato nel settembre 2021 con Doron Langberg e Salman Toor in esposizione fino a fine gennaio, il dialogo pop-up prosegue con l’artista Jenna Gribbon (che inaugura a Londra la sua personale da MASSIMODECARLO tra pochi giorni) che presenta, a partire dal 27 gennaio, la sua rivisitazione del Thomas More di Holbein, ora in prestito alla Morgan Library. Infine, da aprile 2022, la nigeriana Toyin Ojih Odutola riempirà lo spazio del Cavaliere polacco di Rembrandt, normalmente posto accanto al suo autoritratto.
4. State Bird, Kevin Jerome Everson alla High Line
Dal 6 gennaio
La High Line di New York, celebre parco lineare nonchè museo a cielo aperto situato nella zona di Chelsea a Manhattan, inaugura il 6 gennaio la mostra State Bird dell’artista Kevin Jerome Everson. Il programma artistico della High Line è dal 2011 curato da Cecilia Alemani, la futura direttrice artistica della prossima Biennale di Venezia. Le opere di Everson riflettono sulle condizioni della classe operaia, fattispecie sulle difficoltà della comunità afroamericana negli Stati Uniti e nel mondo, attraverso fotografie, sculture e film. L’artista è soprattutto ricordato per le sue opere scultoree che sono spesso calchi di oggetti quotidiani realizzati nelle fabbriche della sua città natale in Ohio. Per la High Line, Everson presenta quattro film che richiamano il viaggio e i suoni degli uccelli migratori che presto torneranno a popolare il parco: Brown Thrasher, Mockingbird, Cardinal e The Foothills of the Allegheny Plateau.
5. 25th & Park, Jerry Schatzberg a Fotografiska
Dal 14 gennaio
25th & Park è la nuova mostra sull’iconico fotografo e regista newyorchese Jerry Schatzberg (1927) negli spazi di Fotografiska, succursale americana inaugurata nel 2019 in Gramercy Park dell’omonimo museo svedese dedicato alla fotografia. In particolare, 25th & Park offre uno sguardo sul leggendario studio di Schatzberg, a due passi da Fotografiska, divenuto celebre negli anni ’60 per aver ospitato personalità come Bob Dylan, Aretha Franklin, Jimi Hendrix, i Beatles, Andy Warhol, i Rolling Stones e Catherine Deneuve. I lavori dell’artista americano rivelano una sensibilità mista ad una vena di umorismo che danno vita a opere glamour, geniali ed incredibilmente pittoriche.
6. Toni Morrison’s Black Book, mostra collettiva da David Zwirner
Dal 20 gennaio
David Zwirner presenta, dal 20 gennaio, nella sua sede sulla 19esima strada, la mostra collettiva dedicata alla scrittrice Toni Morrison. A cura del premio Pulitzer Hilton Als, Toni Morrison’s Black Book, raccogliendo materiali d’archivio e opere di Garrett Bradley, Beverly Buchanan, Robert Gober, Kerry James Marshall, Julie Mehretu, Walter Price, Amy Sillman, Bob Thompson e James Van Der Zee, indaga sulla produzione e sul significato culturale della figura di Toni Morrison, prima afroamericana a ricevere il Nobel nel 1993 e scomparsa nel 2019.
Mostre New York Top Gennaio 2022
7. A Hair Salon in Addis Abeba, Hana Yilma Godine da Fridman Gallery e Rachel Uffner Gallery
Dal 22 gennaio
La pittrice etiope Hana Yilma Godine è la protagonista di questa mostra divisa su due differenti sedi espositive che racconta la società di Addis Abeba, attingendo a scene di vita quotidiana delle protagoniste, tutte donne. La Godine presenta una dimensione parallela dove le donne sono al sicuro dalla violenza e libere di esprimersi indipendentemente dalle restrizioni di una società patriarcale come quella etiope, dilaniata da una brutale guerra civile. L’uso di Godine della prospettiva, delle figure allungate e delle luci uniformi ricorda l’iconografia africana sottolineando la divinità dei soggetti biblici e rifiutando le regole della rappresentazione terrena. Le opere della Godine sono saldamente ancorate alla realtà e dipinte su tessuti tradizionali che le donne comprano al mercato locale e trasformano in abiti accessibili.