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Tullio Solenghi anche sul palco del Festival del Balletto di Nervi


Oggi 21 marzo è il compleanno di Tullio Solenghi, attore amatissimo che compie 74 anni

Verrebbe da pensare cosa c’entri un attore comico, regista teatrale, imitatore e doppiatore con il mondo del balletto e allora andiamolo a scoprire. E’ straordinario constatare quante persone di pregio abbiano partecipato al Festival Internazionale del Balletto di Nervi diretto da Mario Porcile, artisti che non sempre facevano parte del mondo della danza, che hanno calcato il palcoscenico di Nervi e che poi hanno avuto una brillante carriera. Uno di questi è stato proprio Solenghi.

Aveva solo ventiquattro anni quando, uscito dalla Scuola dello Stabile di Genova, è stato contattato dal suo Teatro per prendere parte al Festival del Balletto. Beh, non certo per essere ingaggiato come ballerino!, ma per il motivo che ci ha raccontato personalmente l’attore:

“Mario Porcile cercava una “voce” che presentasse la serata finale della XII Edizione del Festival. Era il 1972 e le serate del 27, 28 e 29 luglio, al Teatro Taglioni di Nervi, aveva luogo il Gran gala delle stelle. La direzione aveva richiesto al Teatro Stabile un presentatore dei vari brani che si sarebbero susseguiti nella serata, e lo Stabile pensò a me. Ne fui molto lusingato anche perchè il gala aveva ospiti come Liliana Cosi e Paolo Bortoluzzi che si esibivano nei passi a due del Cigno bianco e del Cigno nero, Ekaterina Maximova e Vladimir Vasiliev nei passi a due di Giselle e di Don Chisciotte, Daniel Lommel e Maina Gielgud della Compagnia di Bejart e Claire Motte e Cyril Atanassoff, primi ballerini dell’Opera di Parigi. Ricordo per altro la mia difficoltà nel pronunciare esattamente il nome di Cyril Atanassoff, che sbagliai regolarmente tutte tre le volte.
Mario Porcile era un grande professionista dello spettacolo, ricordo un sera in cui ad una cena a fine spettacolo vi era anche Paolo Grassi. Mi resi così conto che in quell’occasione avevo il privilegio di essere accanto ad un grande della danza e ad un grande del teatro, due padroni del vapore, messi lì per la loro credibilità totale.
Quella era l’epoca dei grandi del mondo dello spettacolo, l’era dei Giancarlo Menotti, Ivo Chiesa e appunto di Mario Porcile. Un’era tramontata in quanto persone come queste citate si muovevano da sole e con la loro grande passione arrivavano dove volevano. Oggi è tutto molto difficile senza giungere a compromessi, senza essere iscritti ad un partito o l’altro…insomma, mi ha capito. Di questa mia esperienza mi rimase impresso un episodio interessante e significativo: la serata finale del gala del 1972 le due etoiles russe Vasiliev con la moglie Maximova entravano in scena nel primo atto con il passo a due di Romeo e Giulietta e tornavano alla fine del secondo atto con il passo a due del Don Chisciotte. Dopo la prima uscita, i due ballerini invece di prendere respiro si sono messi a provare incessantemente il brano successivo che aveva una presa non facile. Pensai che solo due “folli” potevano continuare a riscaldarsi per un’ora e mezza! Ma la cosa che mi stupì ancora di più accadde il giorno dopo quando Mario Porcile mi chiese se avevo la macchina perchè le due etoiles volevano fare un giro in riviera. Non ricordo se in quell’occasione andammo a Portofino o Camogli, ma ricordo bene che il viaggio si fece con la Ford Escort di mio padre (quando il termine Escort voleva dire solo automobile). Ad un certo punto durante il tragitto i due ballerini furono attratti da un camper che incrociammo sulla strada. In francese chiesero a Porcile quanto secondo lui poteva costare l’ “autocaravan”. Porcile che di auto se ne intendeva ben poco rivolse a me la domanda a cui risposi che il prezzo doveva aggirarsi sui 15 milioni di lire di allora. Sentii dietro di me che confabulavano fra di loro come due che stanno facendo i conti. Dallo specchietto retrovisore vedevo i loro volti perplessi e preoccupati in quanto sicuramente trovavano quella cifra troppo alta per le loro tasche. Al ritorno dal viaggio chiesi a Mario Porcile com’era possibile che due artisti di tale importanza si preoccupassero della spesa di un camper, lui allora mi spegò che il 90% dei loro proventi lo passavano allo Stato come era d’obbligo nell’URSS di quegli anni. Fu una cosa che mi meravigliò non poco e mi fece crescere ancor più stima e simpatia verso di loro”.

Tullio Solenghi ha preso parte anche alla XIII Edizione del Festival Internazionale del Balletto di Nervi, quella del 1974, che aveva a programma il Gala delle stelle la sera del 30 luglio. Qui rincontrò la coppia Vasiliev Maximova, ma non essendo presente Cyril Atanassoff non fece alcun errore nel presentare.

Oggi l’attore compie 74 anni, ma chi lo direbbe! A parte i capelli bianchi, non è cambiato molto, la sua verve è sempre la stessa e per fortuna continua a calcare i palcoscenici del nostro Paese con interpretazioni continuamente rinnovate dall’accordo che trova tra il suo impulso sensibile e la volontà di piacere al pubblico. E ci riesce sempre.

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