Più di 100 anni dopo la prima e unica visita di Claude Monet a Venezia, durante la quale l’artista ha prodotto 37 dipinti, Le Grand Canal et Santa Maria della Salute torna in laguna il 20 aprile per una mostra speciale a Palazzo Gritti, in concomitanza con l’apertura della Biennale di Venezia, prima di passare all’asta (stima $50 milioni) durante la Modern Evening Auction di Sotheby’s questo maggio a New York.
Eseguito nel 1908, Le Grand Canal et Santa Maria della Salute è una vista scintillante e luminescente del Canal Grande e di Santa Maria della Salute. Dopo più di 100 anni l’opera torna a Venezia come elemento di punta delle iniziative che Sotheby’s ha organizzato in città in vista della Biennale di Venezia.
Molte delle tele eseguite da Monet durante il suo viaggio di tre mesi a Venezia nel 1908 fanno infatti parte di importanti collezioni museali internazionali. Come il Museum of Fine Arts Boston e il Fine Art Museums San Francisco. Questo la rende una delle serie di opere dell’artista tra le più ricercate sul mercato. Le Grand Canal et Santa Maria della Salute, in particolare, è probabilmente la più bella del gruppo di tele dipinte dai gradini di Palazzo Barbaro. Punto da dove Monet osservava il Canal Grande verso Santa Maria della Salute.
Monet e sua moglie Alice si recarono a Venezia nell’autunno del 1908 su invito di Mary Young Hunter, una ricca collezionista americana che era stata presentata ai Monet da John Singer Sargent. Accolto nella cerchia di americani benestanti residenti a Venezia, Monet trascorse le giornate a Palazzo Barbaro e al Grand Hotel Britannia, entrambi sul Canal Grande.
Qui immortalò alcune delle immagini più iconiche della sua carriera. La città lagunare, interamente percorsa da una fitta rete di canali, si prestava in modo perfetto all’analisi della luce operata dall’artista impressionista. I riflessi dell’acqua sugli edifici e il loro scintillare riverberante hanno ispirato Monet e il suo pennello attento alle più minime sfumature di colore.
Le rappresentazioni di Venezia – così vicine ma allo stesso tempo distanti dai suoi soggetti prediletti – lo inserirono nella lunga tradizioni di pittori (da Canaletto a Turner) che hanno ritratto la città. Il 19 dicembre 1908, pochi giorni dopo il ritorno di Monet a Parigi, la galleria impressionista Bernheim-Jeune acquisì 28 delle 37 vedute di Venezia.
Ma Monet, inizialmente, preferì conservarle ancora nel suo studio per rifinirne i dettagli. Fu solo nel 1911, dopo la morte di sua moglie, che Monet concordò finalmente una data per presentare le opere. L’esposizione – Claude Monet Venise – fu inaugurata il 28 maggio 1912 e accolta con notevole successo di critica.
Ora è invece il momento di testarla sul mercato. Le Grand Canal è la protagonista indiscussa della Modern Evening Sale di Sotheby’s, in programma a maggio a New York. La stima, disponibile solo su richiesta, dovrebbe aggirarsi intorno ai $ 50 milioni.
Cifre non impossibili per l’artista. Cinque sue opere, a marzo 2022, sono state vendute a New York da Sotheby’s per oltre $ 50 milioni. Ancora più eccezionali i $ 50,8 milioni che Sotheby’s ha incassato lo scorso novembre per Coin du bassin aux nymphéas (1918) e i $ 70,4 milioni necessari per aggiudicarsi, nel maggio 2021, Le Bassin aux nymphéas.