Il prossimo 7 giugno nella sede genovese di Wannenes andrà all’incanto un importante nucleo di maioliche liguri provenienti dalla collezione di una signora torinese
La raccolta costituisce uno degli insiemi più interessanti di ceramiche liguri tra quelli riuniti nel secondo dopoguerra in Italia, un periodo particolarmente felice per il collezionismo pubblico e privato delle ceramiche di qualità. Una qualità dovuta non solo alla disponibilità sul mercato di opere di grande interesse, ma anche dalla presenza di gallerie antiquarie di livello e da una notevole attenzione riservata a queste produzioni da parte degli studiosi.
La raccolta è frutto di una selezione iniziata a partire dagli anni Settanta e annovera una settantina di pezzi dal forte impatto decorativo e appartenenti alle tipologie più note della produzione ligure di maioliche: dalla coppia di stagnoni realizzata nelle fornaci Conrado di Albissola fino ai grandi piatti da parata a prevalenza bianchi e blu (una scelta estetica evidente visto che le ceramiche colorate sono praticamente assenti dalla collezione).
Particolarmente interessante è l’elegante nucleo a decoro araldico con il piatto da parata (lotto 42, manifattura Chiodo, Savona, XVIII Secolo – stima 1.200 – 1.400 euro) decorato con un paesaggio animato e arma araldica della famiglia Bossi.
Colpiscono anche un paio di piatti di grandi dimensioni con bordo mosso e decoro a rilievo con figure orientali su fondo a tappezzeria (lotti 45 e 46, piatti da parata in maiolica bianca e blu, fornace di Savona, XVII-XVIII Secolo – stima 1.600 – 1.800 euro) e un’alzata Guidobono databile alla fine del ‘600 e decorata con l’episodio del Giudizio di Salomone, rappresentazione magnificamente inserita in un’audace ed elegante prospettiva architettonica (lotto 35, stima 1.800 – 2.200 euro).
UNA COLLEZIONE TORINESE DI MAIOLICHE
7 giugno 2022
Wannenes, ore 15:00
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto, 2, Genova