“Nymphéas, temps gris” realizzato da Claude Monet nel1907 fa parte di una serie di 15 opere realizzate dall’artista durante quell’anno in un raro formato verticale per catturare i riflessi di luce e colore del suo stagno di ninfee a Giverny. Stima 20-30 milioni di sterline e sarà battuto da Christie’s a Londra il 28 giugno
Nei mesi scorsi il padre dell’Impressionismo si è fatto notare con forti risultati d’asta per le vedute di Londra e Venezia: “Le Parlement, soleil couchant“ proveniente dalla Collezione Bass è stato venduto da Christie’s per 75,9 milioni di dollari a New York il 12 maggio scorso, segnando un record per un dipinto della serie di Londra di Monet. E, solo una settimana dopo, il 16 maggio, “Le Grand Canal et Santa Maria della Salute” è stato venduto per 56,625,500 dollari da Sotheby’s a New York.
Sempre durante l’asta della collezione Bass, un dipinto raffigurante le ninfee ha raggiunto $ 56.495.000. Del 1907 e di formato quasi quadrato, era stimato 35- 55 milioni. Ora Christie’s propone questo “Nymphéas, temps gris” dopo diversi anni che non si vedeva sul mercato: il suo ultimo passaggio in asta risale al maggio del 2006, quando era stato venduto a New York da Christie’s per “solo” 11,216,000 $.
E’ stato incluso nella celebre mostra del 1909, “Les Nymphéas: Séries de paysages d’eau”, tenutasi alla Galerie Durand-Ruel, Parigi. Questo è stato un momento fondamentale che ha cementato la reputazione di Monet come il più grande artista vivente di Francia. Di questa serie di 15 opere verticali, più della metà si trova nei musei tra cui il Museum of Fine Arts a Houston e l’Artizon Museum a Tokyo. Quest’opera ha una provenienza illustre ed è stata inizialmente acquisita da Henri Canonne, magnate farmaceutico parigino e collezionista di Monet. Canonne raccolse un notevole gruppo di 15 Ninfee, tra le altre importanti opere dell’artista.
Un lungo flusso di luce attraversa l’altezza della tela, ricoperta in alcuni punti da grappoli di ninfee. Monet utilizza una varietà di tecniche pittoriche, tra cui pennellate gestuali, un ricco impasto per i fiori e una miriade di strati di colore nelle aree dell’acqua.
Max Carter (Head of Impressionist and Modern Art, Christie’s New York) ha raccontato come un critico avesse detto osservando la tela: “Non si è mai visto niente di simile”, mentre un altro la paragonava alla Cappella Sistina.