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No gas no carbone. E due manifestanti si incollano alla Primavera del Botticelli

Due manifestanti si incollano le mani al vetro protettivo della Primavera del Botticelli Due manifestanti si incollano le mani al vetro protettivo della Primavera del Botticelli
Due manifestanti si incollano le mani al vetro protettivo della Primavera del Botticelli
Due manifestanti si incollano le mani al vetro protettivo della Primavera del Botticelli

Due manifestanti si incollano le mani al vetro protettivo del capolavoro, davanti allo striscione che gridava “Una generazione no gas no carbone”

Una generazione no gas no carbone”. Con questo slogan, vergato su vistoso striscione, tre giovani ambientalisti hanno inscenato una protesta alla galleria degli Uffizi di Firenze. Tradendo ben poca fantasia, se è vero come è vero che a testimone del minacciato ambiente hanno prevedibilmente chiamato La Primavera del Botticelli. E a suggello del loro attaccamento alla natura, si sono letteralmente incollati ad essa. Due di essi si sono infatti incollati le mani al vetro che protegge la rinomata tela.

Nel frattempo una terza ragazza srotolava lo striscione con la scritta. Il capolavoro del pittore fiorentino non ha subito danni proprio grazie alla protezione del vetro. I tre sono fra gli animatori della campagna di disobbedienza civile nonviolenta Ultima Generazione, da mesi impgnata in pressioni sul governo sui temi dei cambiamenti climatici e sociali. Sono entrati agli Uffizi con regolare biglietto intorno alle 10.30 del mattino del 22 luglio. Raggiunta la sala dove è esposta la Primavera hanno inscenato la protesta. Il tutto nel silenzio del direttore delle gallerie Eike Schmidt, abitualmente in prima linea negli eventi di potenziale visibilità per il museo. Come la recente visita dell’attore Leonardo Di Caprio.

https://www.uffizi.it/

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