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Punto, linea, superficie: la sinfonia di Kandinsky e delle Avanguardie in mostra

Huile sur toile (1925) de Vassily Kandinsky. Musée National d’Art Moderne, Paris, France. Donation Nina Kandinsky 1976. AM 1976-856

Dal 30 settembre 2022 al 21 febbraio 2023, a cura di Elisabetta Barisoni, la Fondazione Musei Civici Veneziani presente, al Centro Culturale Candiani di Mestre, “Kandinsky e le Avanguardie. Punto, linea e superficie“, un progetto originale di MUVE che attinge l’intero contenuto della ricca esposizione delle proprie Collezioni, fatto del tutto eccezionale in Italia, soprattutto se si fa riferimento ai grandi interpreti del ‘900 internazionale.

In mostra, con Kandinsky, si ammirano capolavori di Paul Klee, Lyonel Feininger, Enrico Prampolini, Jean Arp, Victor Brauner, Joan Mirò, Antoni Tàpies, Yves Tanguy, Luigi Veronesi, Ben Nicholson, Karel Appel, Roberto Matta, Giuseppe Santomaso, Mario Deluigi, Tancredi, Mark Tobey, Emilio Vedova, Mirko Basaldella, Eduardo Chillida. Bruno De Toffoli, Julia Mangold, Luciano Minguzzi, Richard Nonas.

Enrico Prampolini, Anologie cosmiche, 1931 ca, Olio su tavola, 65 x 80 cm, Venezia, Ca’ Pesaro- Galleria Internazionale d’Arte Moderna, dono della Confederazione nazionale dei sindacati fascisti professionisti e artisti, 1932

Gli acquisti del Comune di Venezia alle Biennali, insieme alla fascinazione per Venezia di molti artisti e collezionisti hanno creato le condizioni perché Ca’ Pesaro diventasse il luogo dove in Italia sono stabilmente documentati i fermenti dell’arte dell’intero Novecento mondiale.

Emilio Vedova, Europa 1950, 1950, Olio su tela, 126 x 123 cm, Venezia, Ca’ Pesaro- Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Premio Contessa Volpi di Misurata, Biennale 1950

Kandinsky e le Avanguardie è una mostra che fa doppiamente da apripista. Da un lato indica la scelta dalla Fondazione MUVE di dare il via ad una nuova fase del Centro Candiani. Dall’altro è la fattiva testimonianza della nuova rete di collaborazioni che Fondazione Musei Civici di Venezia ha creato con l’ambito territoriale allargato. La mostra, infatti, in formato più contenuto, è stata proposta, con successo, alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone. “Quella delle collaborazioni con altre realtà museali dei territori contigui è una strada che con Fondazione abbiamo percorso con diversi Comuni e istituzioni“, spiega Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, “un’azione efficace per la risposta di qualità di cui questi territori sono capaci, nell’obiettivo comune della crescita delle nostre comunità

Questa esposizione è costruita con i capolavori delle collezioni della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, uno dei nostri undici straordinari Musei“, sottolinea Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, “per raccontare l’affascinante viaggio dell’arte astratta dalla sua nascita al nostro contemporaneo. Molte di queste opere sono state acquistate dal Comune di Venezia in diverse edizioni della Biennale, altre sono state donate alla Galleria dagli stessi artisti premiati, a testimonianza di una lunga storia di stima e gratitudine che lega i Musei alla città e alle sue Istituzioni culturali, ai collezionisti, ai mecenati e agli artisti. Ca’ Pesaro è custode dell’arte del proprio tempo e qui naturale protagonista di un’importante azione culturale.

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