Print Friendly and PDF

A Reggio Emilia, 12 grandi fotografi raccontano l’Italia del primo lockdown da Covid

Silvia Camporesi: Spiaggia libera, Cesenatico, 2020
Olivo Barbieri: Camera Picta#1, Mantova 2020

Dal 15 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023 a Palazzo da Mosto a Reggio Emilia, arriva la mostra “Italia in-attesa. 12 racconti fotografici” che narra l’Italia sospesa del primo lockdown causato dal Covid, nei mesi di marzo-maggio 2020

Un racconto che si sviluppa attraverso le visioni e la sensibilità dei fotografi Olivo Barbieri, Antonio Biasiucci, Silvia Camporesi, Mario Cresci, Paola De Pietri, Ilaria Ferretti, Guido Guidi, Andrea Jemolo, Francesco Jodice, Allegra Martin, Walter Niedermayr e George Tatge.

In uno scenario unico, silenzioso, quasi irreale, i racconti fotografici narrano storie di un mondo stra-ordinario, sono sequenze di visioni inattese e innaturali che mescolano luoghi del patrimonio culturale italiano e dello spazio intimo e mentale delle autrici e degli autori: paesaggi e piazze, orizzonti e spazi pubblici, opere d’arte e oggetti quotidiani.

Silvia Camporesi: Spiaggia libera, Cesenatico, 2020

Lontane dagli stereotipi del Belpaese, queste immagini parlano di paesaggi spaesati che sposano la bellezza sublime con la percezione di una crisi profonda, dove alla natura rigogliosa che riempie progressivamente gli spazi urbani corrisponde il vuoto e l’assenza di vita umana. Sono racconti parziali, soggettivi, che ci introducono a nuovi punti di vista, modificando le consuete poetiche di narrazione dello spazio fisico.
Il progetto è incentrato sull’eccezionale condizione dell’Italia nei mesi di marzo-maggio 2020 con lo scopo di realizzare, spaziando tra differenti linguaggi e modalità di espressione, un racconto corale e polifonico.

Così  Olivo Barbieri sceglie la Camera degli Sposi,  mentre Silvia Camporesi sceglie di ritrarre i luoghi della sua infanzia, George Tatge un’atmosfera metafisica e straniante dei centri storici umbri, Allegra Martin i luoghi emblematici della cultura milanese. A questi progetti fanno da contraltare lavori che non guardano allo spazio esterno, ma a quello interno, spostando la riflessione su un piano astratto e concettuale. Mario Cresci rivolge lo sguardo ora al micro-mondo costituito dalla sua casa di Bergamo, ora a quello esterno, rappresentato da una città deserta.

Francesco Jodice: Falansterio, Colosseo #000, Roma 2020

La mostra costituisce, grazie alla varietà delle interpretazioni, un’analisi visiva dell’impatto antropico sul paesaggio, sulle relazioni tra cultura e natura, architettura e ambiente in alcuni luoghi (sia iconici che non) italiani. L’area del Colosseo rimane la stessa con o senza persone che la vivono? Città turistiche come Rimini e Venezia, che sensazioni restituiscono quando sono completamente deserte? A quasi due anni di distanza, come possiamo “rileggere” quelle immagini? Dovevamo, si diceva, utilizzare quell’esperienza straordinaria e terribile per imparare qualcosa: è stato così? Queste domande saranno al centro di dialoghi tra fotografi, architetti, urbanisti e paesaggisti lungo un calendario di incontri aperti al pubblico durante il periodo espositivo.

Silvia Camporesi: Forlì, il cavallo di Ulisse, Museo San Domenico, 2020 ©Silvia Camporesi

 

ITALIA IN-ATTESA 12 racconti fotografici

Reggio Emilia, Palazzo da Mosto
15 ottobre 2022 – 8 gennaio 2023
A cura di Margherita Guccione e Carlo Birrozzi
www.palazzomagnani.it

Commenta con Facebook