Fino al 26 ottobre, la Galleria Franco Noero di Torino presenta la quarta personale di Robert Mapplethorpe (1946-1989), in collaborazione con The Robert Mapplethorpe Foundation.
L’eccezionale esibizione consta di una corposa selezione di un centinaio di immagini del fotografo statunitense esposte negli ampi spazi della galleria di via Mottalciata. La mostra si articola in sequenze che, abbandonato il solito criterio cronologico, si aprono a percorsi che nella totalità ricalcano esaustivamente le tappe della carriera di Mapplethorpe dagli esordi alla scomparsa dell’artista.
La galleria Noero propone una lettura delle immagini che mette in risalto le empatie cromatiche e accoglie suggestioni narrative attraverso armoniosi accostamenti: talvolta per soggetti, talvolta per affinità di linee che costituiscono l’impianto delle immagini componendosi in un unicum espositivo formale di gusto raffinato ed elegante, rafforzando nella totalità il tratto che contraddistingue ogni immagine del fotografo trasmettendone la sotterranea poetica di fondo.
Osservando le fotografie emerge nettamente il prolifico dialogo che Mapplethorpe ha intrattenuto con l’arte classica rivelando un gusto ellenico nelle pose scultoree dei modelli dai corpi meravigliosi, nell’apollinea rappresentazione anatomica del corpo umano; non solo, ma anche la fascinazione per l’arte europea in generale espressa attraverso numerose citazioni.
Nel ripercorrere il suo lavoro, continua a risultare particolarmente sorprendente l’operazione unificatrice operata dallo sguardo di Mapplethorpe il quale trattava tutti i suoi soggetti in maniera omogenea, rilevandone la forza e le contraddizioni per restituirle in uno slancio di armonie dalle spinte opposte.
È possibile ammirare, disseminati nella selezione fotografica, i ritratti ai più disparati personaggi del jet-set: Arnold Schwarzenegger, un’inedita Amanda Lear ritratta nel ‘76, Madeline Stowe, il celebre gallerista napoletano Lucio Amelio, James Brown fino a Lady Lisa Lyon.
Proprio con lei, la campionessa di body building, raggiunge un’intesa che concorre ad esprimere la massima esaltazione del corpo. È lei la modella ideale in cui, citando Bruce Chatwin “si combinano viso corpo e una forte personalità, e che, poiché la maggior parte degli uomini sono più vanitosi e meno versatili davanti a una macchina fotografica, si incarni in una donna…”
Oltre al corpus di fotografie, uno spazio è dedicato a una video-performance del 1978 che lo vede in azione con il consueto look omoerotico, tipico della scena omosex newyorkese devota al cuoio e borchie imbracciando la sua fedele 6×6 Hasselblad con una delle sue muse, la cantautrice e artista Patti Smith mentre entrambi vivevano e lavoravano a New York.
ROBERT MAPPLETHORPE (2022)
22 September – 26 October 2022
Galleria Franco Noero
Via Mottalciata 10/b, Torino
www.franconoero.com