I visitatori registrati provengono per il 59% dall’estero e per il 41% dall’Italia. 10mila in totale i giornalisti accreditati
Si è chiusa ieri, domenica 27 novembre, la 59. Esposizione Internazionale d’Arte, Il latte dei sogni, che quest’anno ha fatto registrare un’affluenza record di pubblico. Oltre 800.000 biglietti venduti, ai quali si aggiungono le 22.498 presenze durante la pre-apertura. Con un aumento di visitatori del 35% in 197 giorni di apertura, rispetto ai 173 dell’edizione del 2019. Un aumento sostanziale, anche scontando la più lunga durata della mostra, se si considerano le restrizioni degli spostamenti imposte dalla pandemia ancora vigenti specie nell’area asiatica.
“Le 800.000 persone che sono venute a visitare Il latte dei sogni dimostrano che l’arte ha il potere di creare partecipazione”, ha dichiarato la curatrice Cecilia Alemani. “E che, dopo tanti mesi di isolamento, vogliamo celebrare e vedere l’arte di persona, in un’esperienza gioiosa e comunitaria condivisa con tanti amici, famiglie, colleghi e amanti dell’arte. In tempi come questi, come dimostra chiaramente la storia della Biennale di Venezia, l’arte e gli artisti possono aiutarci a immaginare nuove modalità di coesistenza e infinite possibilità di trasformazione”.
Il pubblico registrato proviene per il 59% dall’estero e per il 41% dall’Italia. Alta la presenza dei giovani e degli studenti che sono stati 239.276, pari al 30% dei visitatori totali. I visitatori organizzati in gruppo rappresentano il 14% del pubblico complessivo. 4.200 sono stati i giornalisti accreditati solo nei giorni di pre-apertura, tra stampa italiana (1.705) e internazionale (2.495), cui si aggiungono i 5.800 che si sono via via accreditati durante i mesi di mostra, per un totale di 10mila giornalisti provenienti da agenzie, televisioni, radio, quotidiani, periodici, testate online.