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Dalle sculture ai gioielli. Ugo Rondinone traduce il colore in un set di anelli preziosi

Ugo Rondinone rings with Carpenters Workshop Gallery. Ugo Rondinone rings with Carpenters Workshop Gallery.
Ugo Rondinone rings with Carpenters Workshop Gallery.
Gli anelli di Ugo Rondinone ideati per la Carpenters Workshop Gallery.
L’artista svizzero Ugo Rondinone è conosciuto per le monumentali e colorate sculture in pietra. Ma il suo lavoro è più vasto di quanto si possa pensare, tanto che comprende pittura, fotografia, video, poesia e ora anche gioielli.

Con il gioielliere e amico Gazza Graham (entrambi vivono a New York), Ugo Rondinone ha creato sette anelli che fanno riferimento sia ai pianeti che ai giorni della settimana. Le pietre semipreziose sono intarsiate a mano in grosse bande di argento sterling, martellate e fuse con l’antico processo a cera persa. I simboli dei pianeti sono scolpiti sul lato degli anelli.

I motivi dei cicli, del tempo e della spiritualità nella natura, così come l’amore per il colore, prevalente nell’opera di Rondinone negli ultimi tre decenni, sono evidenti anche in questa collezione. La selenite rappresenta il lunedì e la luna; il granato si riferisce al Martedì e a Marte; la giada del Transvaal rappresenta mercoledì e Mercurio; l’acquamarina rappresenta giovedì e Giove; la rodocrosite rappresenta venerdì e Venere; la nefrite si riferisce a Sabato e Saturno; e l’ambra rappresenta la domenica e il sole.

Sembrano provenire da un tempo futuro, oppure da 1.000 anni fa“, ha detto Barbara Mariani, direttore creativo per i gioielli alla Carpenters Workshop Gallery, che ha presentato gli anelli a Design Miami. È la prima partnership tra Rondinone e la galleria, che a sua volta sta ampliando le proprie collezioni di gioielli.

Queste opere – in vendita a 6.5 mila dollari l’uno, 35 mila per il set completo – sono un’opportunità rara di acquistare un lavoro di Rondinone, solitamente sul mercato a cifre ben più altre. Prodotti in un’edizione di 30 esemplari, i set sono in vendita sul sito web della galleria.

D’altra parte per l’artista non si tratta di una mera trovata commerciale. Gli antenati paterni di Rondinone, che erano scalpellini in Italia, portavano al collo un pezzo della pietra con cui lavoravano, una forma di espressione identitaria. Si tratta dunque di una tradizione che negli anni ha resistito e oggi trova in Rondinone un nuovo inaspettato capitolo.

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