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10 mostre da non perdere nel 2023 in giro per il mondo

Yayoi Kusama and Dots Obsession, (1996-2011). Installation view at The Watari Museum of Contemporary Art, Tokyo. © YAYOI KUSAMA. Courtesy of Ota Fine Arts, Victoria Miro and David Zwirner. Yayoi Kusama and Dots Obsession, (1996-2011). Installation view at The Watari Museum of Contemporary Art, Tokyo. © YAYOI KUSAMA. Courtesy of Ota Fine Arts, Victoria Miro and David Zwirner
Turner Prize
La Tate Modern, a Londra
Dagli accostamenti inusuali – come Schiele a Tokyo – alle mostre storiche come Vermeer al Rijksmuseum di Amsterdam. Il 2023 ha in serbo tante esposizione imperdibili. Qui ne proponiamo dieci.
Egon Schiele from the Collection of the Leopold Museum–Young Genius in Vienna 1900
Tokyo Metropolitan Art Museum, Japan
26 gennaio-9 aprile 2023

Dopo tre decenni, Egon Schiele torna a Tokyo in una mostra che ripercorre “la vita drammatica di un genio morto troppo giovane”. La mostra presenta 50 opere di Schiele accompagnate da circa 120 opere di altri artisti viennesi, tra cui Gustav Klimt, Oskar Kokoschka e Richard Gerstl, per raccontare una storia completa dell’arte viennese a cavallo tra Ottocento e Novecento.

Wayne Thiebaud
Fondation Beyeler, Basilea
29 gennaio – 21 maggio 2023
WAYNE THIEBAUD, BAKERY CASE, 1996 Oil on canvas, 167.9 x 187.9 cm Museum Voorlinden, Wassenaar, The Netherlands © Wayne Thiebaud Foundation / 2022, ProLitteris, Zurich Photo: Antoine van Kaam
WAYNE THIEBAUD, BAKERY CASE, 1996, Oil on canvas, 167.9 x 187.9 cm, Museum Voorlinden, Wassenaar, The Netherlands © Wayne Thiebaud Foundation / 2022, ProLitteris, Zurich. Photo: Antoine van Kaam

La Fondation Beyeler di Basilea pone Wayne Thiebaud al centro della sua nuova monografica, che prende il nome dell’artista stesso. Presenti, ovviamente, le nature morte dedicate al mondo alimentare, soprattutto legato ai dolci. Ma anche altri aspetti del suo lavoro, come i ritratti, i paesaggi urbani e paesaggi multiprospettici. Espressioni classiche della storia dell’arte, ma reinterpretate dall’artista in modo personale e innovativo. A partire ovviamente, dal ricorso iconografico alle torte.

Marina Abramović
Royal Academy of Arts, Londra
23 settembre – 10 dicembre 2023
Marina Abramovic in Vogue Ukraine; August, 2014 (detail)

Prima grande retrospettiva inglese per la più celebre delle performance artist. Marina Abramović, che ha partecipato alla curatela del progetto, ha selezionato un gruppo di opere in grado di raccontare la sua carriera lunga ormai cinquant’anni. L’artista ha preparato inoltre una serie di incontri ed eventi per accompagnare la mostra.

Philip Guston
Tate Modern, Londra
5 ottobre 2023 – 25 febbraio 2024
Philip Guston, Painting, Smoking, Eating, 1973. Stedelijk Museum, Amsterdam © The Estate of Philip Guston
Philip Guston, Painting, Smoking, Eating, 1973. Stedelijk Museum, Amsterdam © The Estate of Philip Guston

Dopo le polemiche e i rinvii, finalmente Philip Guston arriva alla Tate Modern per la grande retrospettiva a lui dedicata. In mostra i suoi primi lavori pittorici, legati al tema del razzismo e alla guerra, che hanno generato tensioni e illazioni nei confronti delle idee politiche e sociali dell’artista e portato al posticipazione dell’evento. Al centro le sue figure grottesche, bizzarre eppure inquietante, simboli del male insito nella società.

Beeple. HUMAN ONE
M/, Hong Kong
9 dicembre,2022 – 30 aprile 2023

L’artista divenuto celebre grazie alla storica vendita NFT si cimenta con un grande evento museale. Al centro una video scultura cinetica che raffigura il primo uomo nato nel metaverso. Indossa una tuta da astranauta e avanza lungo un paesaggio virtuale. Il suo percorso è quello metaforico del progesso umano, che lo ha condotto in un limbo tra reale e digitale. Tanto che l’opera, di natura digitale, può essere costantemente aggiornata dall’artista nel corso dell’esposizione.

Vermeer
Rijksmuseum, Amsterdam
10 febbraio – 4 giugno 2023
Johannes Vermeer, Girl Interrupted at Her Music (1658-59)
Johannes Vermeer, Girl Interrupted at Her Music (1658-59)

La più grande mostra su Johannes Vermeer mai allestita. Questa l’ambizione del Rijksmuseum di Amsterdam, che ha raggruppato 28 dipinti per la retrospettiva sul pittore olandese. Un numero elevatissimo, considerato che nel complesso sono appena 35 le opere attribuite a Vermeer. Al momento l’esposizione più ampia è stata quella del Mauritshuis dell’Aia nel 1996, con 23 opere. «Vedere tutte le opere insieme sarà un’esperienza che nemmeno Vermeer ha mai avuto», afferma Taco Dibbits, direttore del Rijksmuseum, per restituire il senso di ciò che il museo sta realizzando.

Yayoi Kusama: You, Me and the Balloons
Factory International, Manchester
29 giugno – 28 agosto 2023
Yayoi Kusama and Dots Obsession, (1996-2011). Installation view at The Watari Museum of Contemporary Art, Tokyo. © YAYOI KUSAMA. Courtesy of Ota Fine Arts, Victoria Miro and David Zwirner.
Yayoi Kusama and Dots Obsession, (1996-2011). Installation view at The Watari Museum of Contemporary Art, Tokyo. © YAYOI KUSAMA. Courtesy of Ota Fine Arts, Victoria Miro and David Zwirner

La prima grande mostra immersiva dedicata alle opere gonfiabili dell’artista giapponese inaugura il nuovo centro culturale di Manchester, il Factory International. Grande 13 mila metri quadrati, il museo può permettersi di esporre opere di grandi dimensioni. Come le opere di Kusama, alte fino a 10 metri e rappresentative del suo stile iconico. In questo caso reso monumentale dall’aria che gonfia le opere.

Sarah Bernhardt
Petit Palais, Paris
14 aprile – 27 agosto 2023
Georges Clairin, Portrait de Sarah Bernhardt (1876). Photo courtesy of Petit Palais.
Georges Clairin, Portrait de Sarah Bernhardt (1876). Photo courtesy of Petit Palais.

Continua, a livello mondiale, la valorizzazione delle grandi artiste del passato. Tra queste Sarah Bernhardt, simbolo della Parigi d’inizio Novecento. Grazie al suo talento, al fascino e agli intrighi che le ruotarono attorno, l’artista ha affascinato un’intera generazione e stimolato un culto quasi divino nei suoi confronti. Ora, a cent’anni dalla sua morte, il Petit Palais riunisce 400 oggetti che raccontano la sua emozionante storia di vita, sia come personaggio teatrale – attraverso costumi, poster e dipinti – sia come donna al centro di una vasta rete di artisti di spicco e intellettuali – attraverso fotografie, effetti personali e persino le sue stesse opere d’arte. Tra i punti salienti un ritratto dell’attrice a 32 anni realizzato dall’amico e pittore Georges Clairin.

Simone Leigh
ICA, Boston
6 aprile – 4 settembre 2023
L'opera con cui Simone Leigh apre la mostra dell'Arsenale. Photo by Roberto Marossi. Courtesy of La Biennale di Venezia
L’opera con cui Simone Leigh apre la mostra dell’Arsenale. Photo by Roberto Marossi. Courtesy of La Biennale di Venezia

Dopo il successo del padiglione statunitense alla Biennale di Venezia e la vittoria del Leone d’oro, Simone Leigh giunge a Boston per la monografica che l’ICA gli dedica. Una rassegna che ripercorre vent’anni di carriera dell’artista: dalle opere in ceramica a quelle in bronzo, dai video alle installazioni. Tra queste, anche alcune di quelle esposte a Venezia. Preponderante la poetica che l’ha sempre contraddistinta, ovvero l’impegno sociale in favore delle donne nere, anche in ambito artistico.

Karl Lagerfeld: A Line of Beauty
Metropolitan Museum of Art, New York City
5 maggio – 16 luglio 2023
Karl Lagerfeld

Il Metropolitan Museum of Art presenta la prima grande retrospettiva del lavoro del designer, direttore creativo ed esteta Karl Lagerfeld. Come è nata la sua leggenda? A raccontarlo 150 abiti disegnati da Lagerfeld, insieme al racconto della sua carriera, dei suoi metodi di lavoro unici e dei tanti personaggi famosi con cui ha collaborato. La mostra inaugura in concomitanza con il Met gala 2023, l’evento mondano perfetto per rievocare il glamour che Lagerfeld ha sempre professato.

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