La Grande Arte al Cinema 2023: Perugino, Borromini, Bernini e Goya sono protagonisti della nuova stagione cinematografica
La Grande Arte al Cinema torna nei cinema italiani per una nuova stagione all’insegna della cultura: da marzo 2023 in calendario tre nuovi titoli che spaziano dal Rinascimento raffinato di Perugino agli anni turbolenti del Barocco con l’eterna sfida tra Borromini e Bernini, fino ad arrivare all’arte oscura e dissacrante di Goya.
Il primo appuntamento è il 6, 7, 8 marzo con il docu-film dedicato a uno dei più importanti artisti spagnoli di tutti i tempi: L’Ombra di Goya, presentato al 75esimo Festival di Cannes (diretto da José Luis López-Linares). Il regista di Bosch. Il giardino dei sogni, ha scelto una squadra interdisciplinare formata da dodici specialisti per decifrare l’opera del pittore spagnolo: tra gli altri, c’è Jean-Claude Carrière, storico amico e collaboratore di Luis Buñuel, sceneggiatore, scrittore, attore e regista, che López-Linares ha incontrato un anno prima della sua prematura scomparsa, ripercorrendo con lui le orme di Goya (1746-1828). Nel corso della narrazione ognuno degli intervistati fa luce a modo suo su un artista dall’incredibile ricchezza espressiva (un otorinolaringoiatra si cimenta, per esempio, nel rintracciare nei quadri le conseguenze della sordità del pittore) avvicinando tra loro i tasselli di un viaggio che esplora la relazione tra cultura ed emozioni, cinema e pittura.
A 500 anni dalla morte, il 3, 4, 5 aprile arriva nelle sale Perugino. Rinascimento immortale, diretto da Giovanni Piscaglia, regista di Van Gogh. Tra il grano e il cielo e Napoleone. Nel nome dell’arte. Il documentario racconta l’evoluzione di un artista a cavallo tra due mondi: da una parte le architetture di Piero della Francesca, fondamentali per la sua formazione, dall’altra la propensione per la pittura devozionale e lo studio fiorentino presso il Verrocchio. Perugino ha Leonardo come collega e Raffaello come allievo, da artista vive così il paradosso di essere “meno di sé stesso”: l’identità di “allievo di Piero della Francesca” e di “maestro di Raffaello” sono più forti della sua. Il documentario mette in luce le sue peculiarità e il suo ruolo fondamentale all’interno della storia del Rinascimento, in un viaggio attraverso l’Italia dei capolavori, dagli affreschi della Cappella Sistina alle due sale a lui interamente dedicate alla Galleria Nazionale dell’Umbria.
L’8, 9, 10 maggio è il momento di Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione, diretto da Giovanni Troilo, già regista di Frida. Viva la vida e Le Ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e luce. Borromini non ha ancora vent’anni quando arriva a Roma a piedi da Milano, lasciando i genitori e il suo lavoro di umile scalpellino al Duomo per inseguire il sogno di lavorare nel cantiere più prestigioso del suo tempo, la Fabbrica di San Pietro. È il 1619, Roma è il centro dell’arte occidentale, qui spuntano ogni giorno nuovi cantieri e sedi di congregazioni religiose da tutta Europa: a cominciare dalla nuova Basilica di San Pietro, la Chiesa ha deciso di utilizzare l’arte e l’urbanistica come mezzo di persuasione e simbolo di grandezza per rilanciare il suo messaggio dopo lo shock dalla Riforma luterana. È il racconto della rivoluzione architettonica di un genio solitario che cambia per sempre l’aspetto di Roma, attraverso una sfida personale alle convenzioni, ma è anche la storia della rivalità artistica più famosa di sempre, quella tra Borromini (1599-1667) e Bernini (1598-1680) e soprattutto la storia della rivalità di Borromini con sé stesso: un genio talmente legato alla sua arte da trasformarla in un demone che l’ha divorato dall’interno.
LA GRANDE ARTE AL CINEMA 2023
6, 7, 8 marzo
L’OMBRA DI GOYA
3, 4, 5 aprile
PERUGINO. RINASCIMENTO IMMORTALE
8, 9, 10 maggio
BORROMINI E BERNINI. SFIDA ALLA PERFEZIONE