Dopo il successo della passata edizione, al via il ‘Premio Driving Energy 2023 – Fotografia Contemporanea’ di Terna. Un concorso gratuito e inclusivo che quest’anno presenta alcune importanti novità.
Torna, nella sua seconda edizione, il ‘Premio Driving Energy 2023 – Fotografia Contemporanea, il concorso gratuito ideato da Terna aperto a tutti i fotografi in Italia. Un concorso inclusivo sia per i partecipanti – aperto anche ai non professionisti per i quali quest’anno è stata creata un’apposita sezione – che per il pubblico, invitato ad ammirare le opere dei vincitori esposte in una mostra del tutto gratuita al Palazzo delle Esposizioni.
Un nuovo punto di riferimento per la Fotografia Contemporanea
Nato con la finalità di tracciare lo stato della fotografia contemporanea in Italia, così come quello di far conoscere il ruolo fondamentale di Terna nella transizione ecologica nel nostro Paese, dopo il successo della sua prima edizione, il Premio ‘Driving Energy’ mira a diventare una piattaforma di riferimento per l’intero settore.
I numeri della prima manifestazione – dal punto di vista della qualità delle opere finaliste, del numero dei partecipanti così come il riscontro in termini di pubblico nella mostra allestita al Palazzo delle Esposizioni – dimostrano che il Premio rappresenta un’operazione culturale di sostegno – anche dal punto di vista teorico – al sistema della fotografia contemporanea. Se nella sua prima edizione, la finalità del Premio ‘Driving Energy’ è stata quella di ‘sondare’ la qualità e la varietà della fotografia italiana contemporanea , così come quello di far conoscere la missione di Terna, l’obiettivo ormai dichiarato è quello di diventare una vera e propria piattaforma di riferimento per l’intero settore.
Il tema del Premio Driving Energy 2023: “Elogio dell’equilibrio”
Affinità elettiva quella tra l’energia e la fotografia, non “solo” per essere nate nello periodo storico e per il fondamentale contributo nel progresso delle generazioni successive, ma anche per una visione che i fotografi sono chiamati a cristallizzare nelle proprie opere.
Il Premio propone quest’anno il tema “Elogio dell’equilibrio“: “Uno degli aspetti più delicati della mission di Terna, l’equilibrio dell’energia, perfetto strumento per gestire al meglio le risorse di oggi in un periodo delicato come questo e la sostenibilità di domani”, ha dichiarato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato di Terna. Che durante la conferenza stampa di presentazione del premio ‘Driving Energy 2023’ ha anche sottolineato i numeri sorprendenti della passata edizione: 1370 iscrizioni provenienti da 104 province, con un range di età che va dai 18 agli 85 anni.
Una tema essenziale per Terna dunque, che che ogni giorno garantisce, attraverso l’attività del dispacciamento, l‘equilibrio tra energia prodotta e consumata, permettendo al sistema elettrico il migliore funzionamento per abilitare la transizione energetica e trasmettere tutta l’energia di cui il Paese ha bisogno. “Quello di cui abbiamo bisogno è anche di allargare il nostro immaginario e chiediamo all’arte delle suggestioni che possano aiutarci a immaginare questo futuro” ha affermato Valentina Bosetti, Presidente di Terna.
Le novità
La nuova edizione del Premio presenta importanti novità. Un’importante novità nella Governance del Premio è il Comitato d’onore, che assegnerà uno dei cinque premi ed è composto dai vincitori del Premio Driving Energy 2022 (QUI ci raccontano le loro opere) : Paolo Ventura , Gaia Renis, Mohamed Keita , Eva Frapiccini e Andrea Botto.
Sono inoltre quattro i nuovi giurati: Maria Alicata, docente e curatrice, Diane Dufour, editrice e curatrice, Andrea Purgatori, notogiornalista e autore televisivo, e Francesco Zanot, curatore, saggista e docente. Che si vanno ad integrare al team dello scorso anno che vede la conferma ovviamente della curatela di Marco Delogu e di Lorenza Bravetta, consulente nel campo della fotografia, in qualità di Presidente, e di Massimiliano Paolucci, direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Sostenibilità di Terna.
Per quanto riguarda i partecipanti invece, la novità più interessante è quella di due nuove opportunità – che si vanno ad aggiungere ai premi già esistenti dalla passata edizione – con l’obiettivo di rendere ancora più inclusivo il progetto culturale e sociale del concorso. La prima è rappresentata dal ‘Premio Amatori’, aperto a coloro che non rientrano nelle categorie ‘autori’ e ‘professionisti’. La seconda è la ‘Menzione Accademia‘, aperta agli studenti iscritti alle realtà di alta formazione nei settori attinenti al Premio (es. fotografia, arte contemporanea, belle arti, etc.).
Parola a Lorenza Bravetta sulla nuova sezione ‘Amatori’ del Premio Driving Energy 2023
Lorenza Bravetta ha deliziato i presenti con un interessante narrazione sul concetto di equilibrio nell’arte. E sulla labilità della sua concezione dinamica e soggettiva. Le chiediamo con quali criteri saranno selezionati i partecipanti della sezione ‘Amatori’:
“Quando guardo una fotografia non penso se l’ha fatta un grande autore o meno. Il tema è sempre che la fotografia riesca a smuovere qualcosa, che riesca a parlare a una sensibilità che poi è soggettiva. È chiaro che da un autore affermato ci si aspetta una ‘solidità’ che a un amatore non è richiesta. Ci sarà più flessibilità forse su eventuali imperfezioni esecutive o formali ma non ci sarà grande differenza nell’approccio. Più che altro la scelta è stata quella di fare in modo che ci si confronti tra persone che hanno pari possibilità e pari strumenti. Avremo magari anche grandi sorprese, un premio deve servire anche a questo, a scoprire nuovi talenti” –
Intervista a Marco Delogu: Con il Premio riportare Roma al centro della scena
Come già accennato, curatore del Premio per il secondo anno sarà Marco Delogu, Presidente di Azienda Speciale Palaexpo e uno dei massimi esperti internazionali del settore. Lo raggiungiamo a margine della conferenza stampa per porgli alcune domande.
Dove vuole arrivare questo Premio?
Vuole sicuramente arrivare molto lontano. Vuole sicuramente arrivare ad avere una serie opere, cataloghi, dibattiti sulla fotografia e di coinvolgere migliaia di persone.
‘Libertà e originalità’ sono state in qualche modo le parole chiave nella selezione dei lavori più interessanti della prima edizione. Sarà così anche per ‘Driving Energy 2023’? Cosa si aspetta in più?
Certamente lo saranno ancora di più. Rispetto alla passata edizione mi aspetto di duplicare come minimo la partecipazione dei fotografi. Anche dal punto di vista qualitativo sono molto fiducioso e mi aspetto molto.
Roma e la Fotografia. Crede che questo Premio sia in grado di (ri)creare un solido connubio?
Fondai un Festival nel 2002 (FotoGrafia. Festival internazionale di Roma n.d.r) che, non so per quale motivo, è stato interrotto nel 2017. Roma è la capitale della fotografia, è stato fatto tantissimo ed è stato fatto in modo libero e non al servizio di altre discipline. Questo Premio è importantissimo e lo abbiamo visto con la prima mostra che è stato un successo fantastico, tanto che l’abbiamo prolungata nella Sala Fontana. Poi io penso che il Premio 2023, associato anche al fatto che in quel periodo ci saranno due grandi mostre di fotografia sarà un moltiplicatore per riportare Roma al centro della scena. Tra l’altro Roma, con tutto il sistema di Accademie di cultura straniera, ospita già dei borsisti che da un punto di vista fotografico sono tutta la generazione nascente nel mondo della fotografia quindi sarà indubbiamente un catalizzatore e un moltiplicatore.
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