Il metodo del pittomontaggio consiste nella giustapposizione di coppie binarie di segni di codici visivi per “attraversare direzioni significative”
Il metodo del pittomontaggio consiste nella giustapposizione di coppie binarie di segni di codici visivi per “attraversare direzioni significative”. Questa operazione ha un’enorme forza semantica e critica nell’interrogare questi segni. John Heartfield, attraverso la tecnica del fotomontaggio, ha sviluppato questa idea critico-dialettica utilizzando immagini e testo. Il suo principio di costruzione era il montaggio in cui gli elementi che compongono l’immagine rimangono armoniosamente non riconciliati.
I fotomontaggi non sono stati concepiti come puri oggetti estetici, ma come immagini da leggere in senso politico. La pittosofia è un esercizio di analisi e contestualizzazione, di ricerca di significati e di scambio di messaggi. L’aspetto superficiale dei pittomontaggi è utilizzato come porta d’accesso a una lettura più profonda dell’immagine. Il Design per me è sempre un modo di pensare che, per essere visibile, richiede determinati gesti. Come ad esempio la partecipazione attiva e intellettuale dell’osservatore oltre alla sua aggiunta critica.
Visual code signs
The pictomontage method consists of juxtaposing binary pairs of visual code signs to “cross over significant directions”. This operation has enormous semantic and critical force in questioning these signs. John Hertfield, through the technique of photomontage, developed this critical-dialectical idea using images and text. His principle of construction was the montage in which the elements that make up the image remain harmoniously unreconciled.
Photomontages were not conceived as pure aesthetic objects, but as images to be read in a political sense. Pictosophy is an exercise in analysis and contextualization, in the search for meaning and the exchange of messages. The superficial appearance of the pictomontages is used as a gateway to a deeper reading of the image. To me, Design is always a way of thinking that, to be visible, requires certain gestures. For that reason, we have always maintained that our images are acts of thought, with pictomontages their radical transmitters.
