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Tra Parigi e Madrid. Le novità di Opera Gallery

Jean Charles Blais. Doublespring, 2022 – Oil painting and pencil on torn poster, 160 x 112 cm

Due le novità del mese di maggio che riguardano Opera Gallery: la galleria ha annunciato la rappresentanza mondiale ed esclusiva di Jean Charles Blais e l’apertura di un nuovo spazio a Madrid

Per celebrare la collaborazione con Jean Charles Blais ospita la mostra monografica “Primavera/Estate” dal 26 maggio al 15 giugno nel suo spazio parigino. Mentre l’inaugurazione del nuovo spazio spagnolo sarà con la mostra “Loving Picasso”

Jean Charles Blais

La mostra presenterà le ultime creazioni di Jean Charles Blais, con dipinti sul retro di manifesti che, incollati insieme, assomigliano a enormi taccuini raffiguranti sagome di persone divise tra l’abbraccio e la fuga, circondate da un ambiente domato da piante, foglie e radici di alberi. Lo stesso artista spiega:  “Il modo vegetale, l’intreccio delle figure crea una combinazione più complessa e impalpabile. Si inventa una nuova densità che, ai miei occhi, conferisce al dipinto facoltà immersive”.

All’inizio degli anni Ottanta, Jean Charles Blais ha ottenuto un notevole successo con i suoi dipinti realizzati con materiali di scarto come manifesti strappati, giornali e altri oggetti non convenzionali trovati per strada. In questa pratica, per lui essenziale, mette in evidenza i minimi difetti o le asperità dei supporti con cui gioca abilmente nelle sue composizioni. Nei suoi dipinti prevale l’attaccamento alla rappresentazione della figura. Blais tratta lo studio come un laboratorio in cui conduce ricerche pittoriche e si lascia guidare dai mezzi, lasciando spazio all’improvvisazione. Le sue opere possono essere accattivanti nella loro apparente semplicità, ma a uno sguardo più attento si nota una costruzione più complessa. ”Dipingo figure che non sono più personaggi ma oggetti… Il corpo è diventato un pezzo di pittura”, dice. Il suo lavoro si ispira anche a una serie di mezzi diversi, come il cucito, il disegno e la pittura.

Le opere di Jean Charles Blais sono state esposte a Parigi presso la Yvon Lambert Gallery e la Castelli Gallery di New York, oltre a mostre a Roma, Amsterdam, Londra, Basilea, L’Aia, Vienna e Monaco. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di numerosi musei e istituzioni di tutto il mondo, tra cui la Pinakothek der Moderne di Monaco, il Museum of Modern Art di New York, il Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou, il MAMAC di Nizza e il Museo Picasso di Antibes.

Opera gallery a Madrid

Opera gallery ha aperto a Madrid nuovo spazio celebrato con la mostra “Loving Picasso” in corso fino all’11 giugno 2023 che intende  commemorare il 50° anniversario della morte dell’artista. L’esposizione presenta opere di importanti artisti del XX e XXI secolo che sono stati ispirati, influenzati o toccati in qualche modo da Picasso come Marc Chagall, Alexander Calder, Jean Dubuffet, Pierre Soulages, Karel Appel, Georg Baselitz, Niki de Saint Phalle, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Keith Haring, George Condo e Fernando Botero. Un gruppo di artisti spagnoli di spicco, tra cui Joan Miró, Antonio Saura, Manolo Valdés, Miquel Barceló, Lita Cabellut e Xavier Mascaró, completerà la selezione esposta in questa occasione.

Interni dello spazio della galleria Opera di Madrid, foto per gentile concessione della galleria Opera – Copyright: Enrique PalacioInterni dello spazio della galleria Opera di Madrid, foto per gentile concessione della galleria Opera – Copyright: Enrique Palacio

“L’influenza di Picasso sulla creazione artistica del XX e XXI secolo è innegabile, sia che si esprima in modo evidente o più sottile. Gli artisti esposti in Loving Picasso, che siano stati contemporanei dell’artista andaluso o che appartengano a generazioni più giovani, sono tutti intrinsecamente legati a Picasso”, osserva Belén Herrera (direttrice di Opera gallery Madrid).

Come spiega Guillermo Solana, direttore del Museo Thyssen-Bornemisza, nel catalogo della mostra: “La storia dell’arte del XX secolo potrebbe essere scritta attraverso una serie di omaggi a Picasso, pubblici o privati, dichiarati o più segreti – alcuni dei più sinceri provengono da artisti spagnoli o di lingua spagnola. Antonio Saura, ad esempio, si appropria di una foto di Picasso mascherandola, mentre Manolo Valdés rivisita gli antichi maestri attraverso il prisma di Picasso e Fernando Botero ci offre un ritratto a figura intera del genio di Malaga ispirato a una foto di Brassaï”.

Situato al numero 56 di Calle Serrano, nel vivace quartiere di Salamanca, lo spazio è stato progettato da Hernàndez Arquitectos, uno studio di architettura noto per l’uso di materiali grezzi per creare interni caldi ed eleganti. Con una monumentale scala a chiocciola al centro, la galleria si estende per circa 1.000 metri quadrati su tre piani ed è suddivisa in sette sale con soffitti alti più di 4 metri che ospiteranno facilmente la collezione di capolavori moderni e contemporanei di Opera Gallery. Belén Herrera Ottino, con un solido background nel mercato dell’arte, tra cui vent’anni presso la Marlborough Gallery, è stata scelta per dirigere Opera Gallery Madrid.

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