In uscita per Bompiani “Nel nome del Figlio. Natività, fughe e passioni nell’arte” il libro di Vittorio Sgarbi, 464 pagine prezzo 24,00. Tenta il confronto tra l’arte figurativa e il mistero più grande che ha accompagnato l’umanità, la vita di Gesù. Nel corso dei secoli questo Mistero, oltre che il linguaggio della Chiesa ufficiale, ha parlato il linguaggio della pittura. I Maestri bizantini senza nome, il Maestro della tavola di Sant’Agata, Pietro Cavallini, Giotto, Cimabue, Masaccio, Filippo Lippi, i Maestri veneti, da Bellini a Carpaccio, a Tiziano, da De Mio a Jacopo Bassano a Tintoretto a Sansovino; i maestri nordici, da Memling a Dürer a Grünewald.
Accanto a tutti quei nomi illustri, grandi artisti del passato, avrei gradito che Vittorio Sgarbi avesse inserito un affresco del “Pordenone” egli, suocero di Pomponio Amalteo ha realizzato l’opera nel 1525 a Valeriano di Pinzano al Tagliamento in Provincia di Pordenone, un’affresco, una “Natività” splendida ed emblematica, sistemata all’interno della chiesetta dei “Battuti” nel centro del paesino.
Un vero capolavoro, quello del “Pordenone”, un’opera che avrei desiderato vedere inserita sull’ultima fatica del grande critico d’arte, che saluto.
Chissà, oggi lo vado ad acquistare il libro e magari trovo l’opera del “Pordenone” inserita, sarebbe il massimo!
Coloro i quali volessero vedere l’opera dell’artista friulano, assicuro ad essi che una manipolo di volontari tiene aperta la chiesa tutti i santi giorni, Domeniche incluse.