Nuovo record d’asta per Henri Rousseau: i suoi fenicotteri sono stati venduti in asta da Christie’s a New York per $ 43.535.000
Tra i migliori risultati della vendita di Christie’s dedicata all’arte del XX secolo l’11 maggio a New York si aggiudicato il primato “Les Flamants”, un raro lavoro di Henri Rousseau stimato $ 20-30.000.000 e venduto per $ 43.535.000, diventando il nuovo record d’asta per l’artista, fatto che era un po’ scontato visto che il precedente top price era fermo a $ 4,4 milioni dal 1993, con la vendita di Christie’s a Londra del dipinto del 1909 “Portrait de Joseph Brummer”.
Al riguardo Vanessa Fusco (Co-Head of the 20th Century Evening Sale e Head of Impressionist and Modern Art Department) ha commentato: «Les Flamants fa parte della leggendaria collezione Whitney dal 1949 e potrebbe facilmente passare un altro secolo prima di vedere un’opera di questo calibro venire al mercato. Stasera è stato sicuramente un momento irripetibile. Rousseau è un artista che è senza dubbio riconosciuto come uno dei nonni dell’arte moderna […] l’ultimo prezzo record mondiale è stato raggiunto 30 anni fa. Stasera abbiamo battuto quel record di dieci volte».
Il dipinto è arrivato in asta dalla proprietà di Payne Whitney Middleton, ereditiera e filantropa. È rimasto nella raccolta delle famiglia dal 1949.
Henri Rousseau, noto con il soprannome “il doganiere” grazie al suo lavoro di doganiere alla periferia di Parigi, è uno degli artisti moderni più rari a comparire in asta. Sono meno di 240 le opere a lui attribuite. Pochissime ancora in mani private, molte appese nei migliori musei internazionali, dal MoMA al Musee d’Orsay e alla National Gallery di Londra.
Creato nell’ultimo anno di vita di Rousseau, “Les Flamants” è un superbo esempio dei suoi dipinti raffiguranti la giungla, una piccola serie molto celebrata che ha cementato la sua eredità artistica. I paesaggi della giungla, tra le sue composizioni più ambiziose sia per la scala che per il soggetto, erano quasi interamente immaginati. L’artista, autodidatta, non ha mai lasciato la Francia e si è invece ispirato da riviste, giornali e guide botaniche, che ha integrato con visite al Jardin des Plantes di Parigi, per studiare animali vivi e piante esotiche. Attraverso questo processo a più livelli, i dipinti di Rousseau sono diventati come dei ricchi assemblaggi, combinando insieme molti diversi tipi di immagini per creare paesaggi onirici.