“L’incontro di fantasia e di controllo, di oculatezza e di generosità, che forse si può considerare una caratteristica della mentalità catalana, può spiegare, in parte almeno, la base fondamentale dell’arte e della personalità di Joan Mirò”. Sono queste le parole con le quali Gillo Dorfles presenta l’artista catalano in un suo saggio.
Filosofo e critico, Dorfles sarà il protagonista – giovedì 22 novembre alle ore 17.45 nella Sala del Maggior Consiglio – di una conferenza organizzata nell’ambito della mostra Miró! Poesia e luce.
Nato a Trieste nel 1910, a partire dagli anni Trenta ha svolto un’intensa attività di critica d’arte e saggistica. Tra i suoi libri: Le oscillazioni del gusto (1958), Ultime tendenze nell’arte di oggi (1961), Il kitsch (1970), Moda e Modi (1979), La moda della moda (1984), Elogio della disarmonia (1987), Itinerario estetico (1988), Horror pleni. La (in)civiltà del rumore (Castelvecchi 2008).
Come artista, alcuni suoi dipinti sono stati esposti nelle due personali alla Libreria Salto di Milano nel 1949 e nel 1950, e in numerose collettive del Movimento di Arte Concreta, tra le quali la mostra del 1951 alla Galleria Bompiani di Milano, l’esposizione itinerante in Cile e Argentina nel 1952, e nella grande mostra Esperimenti di sintesi delle arti che si svolse nel 1955 nella Galleria del Fiore di Milano.
Nel 1954 Gillo Dorfles è stato componente di una sezione italiana del gruppo ESPACE insieme a Munari, Monnini, Reggiani e Veronesi. Nel 2010 a Palazzo Reale di Milano si è svolta la mostra Gillo Dorfles. L’avanguardia tradita, che ha posto l’accento sulla sua identità di artista, oltre che critico d’arte. Gillo Dorfles. Kitsch: oggi il kitsch è l’ultima mostra curata dal critico e conclusasi il 2 settembre di quest’anno alla Triennale di Milano.
