Comincia l’anno scolastico e come promesso Data Art riparte con una carrellata di interviste ad artisti che hanno scelto di sperimentare il digitale e il Web3. Senza tanti giri di parole partiamo quindi con Fabiano Speziari.
Speziari nasce nel 1977. Dopo la laurea in design, inizia a lavorare come designer tecnico industriale e artista, sperimentando materiali e tecniche differenti ma sempre con un’unica filosofia guida: indagare l’animo umano, il suo rapporto con la natura e l’ambiente che lo circonda. L’essere umano è naturalmente portato a porsi domande su ciò che lo circonda, ma spesso non sa rispondere, e alla fine si ritrova con più domande che risposte. Da questi pensieri nascono diverse opere nel corso degli anni. Inizialmente si tratta di alberi e forme naturali realizzate su tela, o piccoli e curiosi animali fatti di resina. Successivamente si dedica per alcuni anni alla land-art e alle installazioni nella natura, per poi passare all’utilizzo di forme geometriche leggere e definite. Inizia a creare la serie “Message in a pencil”, grandi matite luminose che trasmettono messaggi. Parallelamente sviluppa l’idea degli ‘agglomerati’, moduli abitativi che rappresentano la casa e la vita umana relegate in un ambiente urbano e standardizzato, dando vita a dipinti e sculture luminose.
Dal 2018 si interessa al mondo nascente della Crypto Arte e inizia a sperimentare con l’arte digitale. Al momento lavora attivamente in questo settore con un progetto chiamato Clods [Zolle]: una serie di piccole zolle di terra, le uniche parti rimaste di un pianeta che è stato distrutto e sul quale i sopravvissuti cercano di ricostruire un’esistenza. Si tratta di immagini fisse e animate, in cui si mescolano distopia e ironia. Nel 2021 partecipa a “2121 Crypto Art is Now” al Museo della Permanente di Milano, la mostra curata dal sottoscritto per intenderci. Fabiano ha partecipato anche al progetto di Save The Children “CryptoArt 4 Children” . Una sua opera è stata battuta all’asta e tutto il ricavato è andato in aiuto alle attività dell’ente.
Ma veniamo all’intervista:
Quando hai cominciato a fare arte?
Non esiste un momento preciso nel quale ho iniziato a fare arte, creare è sempre stata la mia passione nonché un modo di esprimermi. Ho studiato prima elettronica e dopo design al Politecnico di Torino, ma nel corso degli anni ho sempre creato perché è stato, ed è, il mio chiodo fisso. Ho iniziato a dipingere su tela attorno al 2008. Da lì ho sperimentato diverse tecniche. Sono passato dalla tela alle installazioni nella natura con materiali naturali, passando per la scultura e la toys art. Il mio lavoro è sicuramente influenzato dalla Pop Art, dai cartoni animati tipo i Simpson e dalle correnti dell’architettura quali il Bauhaus, il Razionalismo ed il Brutalismo. Tutti questi elementi si ritrovano sempre più spesso nei miei lavori.
Come sei entrato in contatto con la blockchain e con gli NFT?
Sono entrato in contatto con la blockchain nel 2018 dopo aver letto un articolo online scritto dagli Hackatao. Ho sempre avuto il pallino di cercare e provare le novità, soprattutto nell’arte andando oltre alla tradizione. La scoperta del mondo crypto e degli nft ha aperto un mondo nuovo per il mio modo di creare. Ho fatto subito richiesta per essere ammesso come artista su Superrare e Knownorigin. Da quel momento è cominciato il mio viaggio in questo mondo nel quale oramai lavoro a tempo pieno.
Che differenza c’è tra creare per il mercato della realtà fenomenica e creare per il mercato NFT?
Premetto che è un mio punto di vista, ma secondo me la grande differenza e la libertà di movimento che un artista ha. Mi spiego. Nel mercato dell’arte fenomenico (o “tradizionale” come dico sempre io) sei molto legato ai galleristi ed ai tempi sempre molto lunghi per fare ogni cosa. Nel mercato degli nft questo non succede. Puoi essere libero di fare le scelte che vuoi, trovare il tuo mercato e proporre i lavori che preferisci, tutto nei tempi che decidi te, senza dover aspettare nessuno. In più questo mercato ti permette di raggiungere utenti in tutto il pianeta, senza doverti spostare da casa e senza dover spedire in giro nulla. Tutto avviene in un click.
Qual è la cosa più interessante/entusiasmante nel mondo della crypto arte?
Una delle cose più interessanti per gli artisti l’ho già citata nella risposta precedente: la libertà di poter fare senza aspettare. Un altro aspetto che trovo molto interessante è la democraticità di questo mondo. Qualsiasi artista, da qualsiasi parte del mondo, avendo a disposizione un computer può proporre il suo lavoro a chiunque, venderlo in modo sicuro e fare sì che la propria passione diventi anche una fonte di reddito.
Quali sono gli aspetti più critici di questo mercato?
Gli aspetti critici sono molti in questo mercato e parlare di tutti richiederebbe diverse pagine. Per citarne alcuni vorrei partire dalla volatilità delle cryptovalute, sulle quali si basa tutto questo ambiente. In questi anni ci sono state oscillazioni di prezzo incredibili che hanno determinato momenti di mercato molto differenti, nei quali si vendeva molto o non si vendeva nulla. Non dobbiamo dimenticare che è un ambiente ad alta speculazione finanziaria. Bisogna essere pronti ad ogni evento economico.
Se da un lato possiamo proporre i nostri lavori a chiunque nel mondo, dall’altro dobbiamo ricordarci che questo può essere fatto da molti altri artisti. Quindi, parlando di mercato, la concorrenza è tanta.
Altro aspetto non trascurabile, di questo ambiente, sta nel fatto che oltre a fare gli artisti dobbiamo anche preoccuparci di tutti gli aspetti legati alla promozione. Quindi oltre a dover creare i nostri lavori, dobbiamo anche dedicare molto tempo ai social ed a tutti gli strumenti che permettono di farci conoscere e vedere, senza dimenticare di mantenerci aggiornati sulle nuove tecnologie del mondo nft.
Qual è stato il momento o l’azione che ti ha permesso di svoltare in questo settore e diventare un artista riconosciuto a livello internazionale?
Non c’è stato un vero e proprio momento, ma un lavoro continuo in questi anni, partendo dal 2018 fino ad oggi. Si parla di molte ore di lavoro divise tra creare, usare i social, conoscere persone ecc.
Cosa consigli ad un giovane artista che vuole entrare oggi nel mondo degli NFT / crypto arte?
Di entrare in questo mondo non solo per una questione economica, ma di vedere questo ambiente come un’opportunità per sperimentare nuovi modi di fare arte e conoscere un mondo diverso da quello dell’arte tradizionale.
Cosa consigli ad un artista affermato nel mondo della realtà fenomenica che vuole entrare nel mondo degli NFT / crypto arte?
Onestamente non mi sento molto titolato per dare consigli ad artisti affermati se non suggerimenti di tipo tecnico. In questo caso sarei io a domandare all’artista affermato perché vuole entrare nel mondo crypto.