Nel Museo d’Arte Contemporanea della bianca Calasetta tornano a sbarcare ancora le sperimentazioni visive di Omar Rodríguez-Graham con la mostra “La Struttura della certezza”, curata di Efisio Carbone e visibile fino al 30 settembre nel paese sulcitano
Alla Fondazione MACC si dispongono ariosi colori che invadono volatili le tele, percorse da corpi di luce e ombre e le pareti, in una continuità ininterrotta e profonda di masse in movimento, si coprono delle sonate visive e profonde dipinte da Omar Rodríguez-Graham in un concentrato e libero raffronto con le ricerche astratte della civica collezione permanente Leinardi. Di ritorno dopo circa 4 anni dalla sua prima visita il pittore porta alla sua personale nuovi studi della sua «ininterrotta e continua sperimentazione sul modo di operare e trasformare la materia» scrive Efisio Carbone, giungendo a nuovi e sorprendenti risultati.
Allontanandosi dal ghiacciato mondo solido e fermo e insieme gestuale e poetico della sua arte consueta e rompendo il rigido schematismo dell’indagine su spazio, tempo e percezione Omar Rodríguez-Graham si proietta verso un universo di cromatismi nebulosi e gassosi, dove i giochi tonali dipingono materie trasformate e incandescenti melting pot, attraversati da energetici e rapidi bolidi di luce. Scrive il curatore: «nei lavori calasettani, l’artista messicano sembra recuperare un certo pascoliano “esprit de finesse” ovvero la capacità di attribuire alla composizione una rilevanza emotiva fortissima ma senza mai cedere alla pittura gestuale o espressionistica che chiede l’abbandono a una condizione irrazionale e spontanea. In questi lavori le sovrapposizioni pittoriche, le attente velature, i segni nati per sottrazione o addizione, gli accostamenti tonali, sono dati con precisione assoluta e perfetta padronanza compositiva al punto che l’opera deve essere considerata e osservata nella sua completezza, nella successione ritmica delle tele, nelle sequenze» e i grandi dipinti così creati, fatti di ammassi che gradualmente mutano liricamente, diventano arie di una sinfonia cromatica coinvolgente, fatta di luce e abissi di colore.
Per arrivare a queste soluzione il pittore è passato attraverso il precedente studio sulcitano intorno la tecnica dell’acquerello, il mondo della carta e sull’uso di velature e poi ancora attraverso il confrontato con le opere della Raccolta Leinardi. La collezione civica, un insieme di grande unicità e coerenza, testimonia le sperimentazioni astratte, geometriche e concrete europee dagli anni Sessanta in poi. Le opere, oltre un centinaio, sono frutto di interessi, incontri, scambi e amicizie fioriti dai contatti sviluppati in più di quarant’anni dall’attività dell’artista Ermanno Leinardi. Nel 2000 egli le offre in dono a fini educativi al paese sulcitano di Calasetta, terra del suo ultimo atelier e sua ultima casa, per la creazione di un centro culturale, istituzionalizzato Fondazione MACC.
Il Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta prosegue con Omar Rodríguez-Graham e “La Struttura della certezza” il suo percorso di educazione, divulgazione della cultura, apertura e dialogo, seguendo la sua missione incentrata sulla diffusione dell’arte contemporanea, concreta e astratta.