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Un paper IBL su quali forme di gestione per avere musei pubblici più efficenti

Per migliorare la gestione del nostro patrimonio museale pubblico occorre ripensarne le modalità organizzative, passando a forme gestionali autonome e che prevedano l’ingresso di nuovi soggetti privati nella conduzione dei musei stessi. È quanto si sostiene nel Briefing paper n. 116 dell’Istituto Bruno Leoni, “Quali forme di gestione per i musei italiani? La Grande Brera e il futuro del nostro patrimonio culturale” (PDF ), scritto da Maurizio Carmignani, Filippo Cavazzoni e Martha Friel.

La scelta del governo di trasformare la Pinacoteca di Brera in una fondazione di partecipazione pubblico-privata ha riaperto il dibattito sulle forme gestionali dei musei italiani, portando i commentatori a dividersi fra chi vede in tali nuove forme di governance una abdicazione dello Stato a ricoprire un ruolo “forte” nella tutela e valorizzazione del patrimonio e chi invece le ritiene strumenti utili e necessari per mettere in essere gestioni più virtuose ed efficienti.

Il paper offre una breve panoramica – anche attraverso l’esposizione di sette schede dedicate a importanti sedi espositive del Paese – sulle diverse forme di gestione a oggi realizzatesi in Italia, traendo alcune riflessioni sulla realtà attuale del sistema museale italiano.

Per gli autori, “la forma di ‘gestione fondazionale’ rappresenta una miglioria rispetto alla gestione diretta da parte dello Stato, andando a risolvere almeno alcuni degli aspetti più critici di una gestione completamente pubblica. Autonomia e responsabilizzazione sono due aspetti da ricercare e da declinare sul piano operativo. Da questo punto di vista il passaggio della Pinacoteca di Brera da museo statale a fondazione di partecipazione potrebbe produrre effetti benefici sul suo rendimento, anche se molto dipenderà dai dettagli inseriti nello statuto”. Ma, proseguono gli autori, “Vale inoltre la pena chiedersi se non sia possibile compiere ulteriori passi in avanti, sia per i siti statali sia per quelli di enti locali, attraverso lo strumento della concessione, e provare a ricercare una vera e propria separazione fra ente proprietario (pubblico) ed ente gestore (privato)”.

Il Briefing paper “Quali forme di gestione per i musei italiani? La Grande Brera e il futuro del nostro patrimonio culturale” di Maurizio Carmignani, Filippo Cavazzoni e Martha Friel è disponibile qui (PDF ).

Per ulteriori informazioni:
Filippo Cavazzoni – Direttore editoriale – Istituto Bruno Leoni
Email: filippo.cavazzoni@brunoleoni.it – Tel.: +39-373-7005090.

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L’Istituto Bruno Leoni è un’organizzazione con sede a Torino, Via Bossi 1, tesa a promuovere le ragioni del libero mercato. Il sito internet dell’IBL è www.brunoleoni.it/ .

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