“Il disegno di legge presentato dal Presidente Marti rappresenta una prima e concreta risposta al grido d’allarme lanciato ormai da tempo da tutta l’industria dell’arte italiana, che oggi vive la sua crisi più profonda”. Lo ha dichiarato la presidente del Gruppo Apollo, Sonia Farsetti, durante un’audizione del Gruppo Apollo in Commissione Cultura, sul disegno di legge n. 762 ‘Semplificazione delle procedure per la circolazione dei beni culturali e agevolazioni fiscali per oggetti d’arte’.
“Se la proposta non verrà approvata in tempi rapidi -ha sottolineato- si giungerà alla scomparsa di centinaia di gallerie d’arte e di antiquariato, importanti per l’indotto economico del nostro Paese ma soprattutto per l’identità culturale dell’Italia”.
Secondo Farsetti “le misure di defiscalizzazione per l’importazione e la circolazione di beni culturali fino a 20mila euro favoriranno una maggiore accessibilità all’acquisto di opere d’arte e di antiquariato, valorizzando il nostro patrimonio e i nostri artisti. Auspichiamo che questo sia solo il primo tassello di una serie di riforme fiscali che possano portare il settore a competere seriamente con gli altri Paesi europei”.
Rilanciare il mercato dell’arte italiana attraverso agevolazioni fiscali e procedure semplificate per la circolazione delle opere d’arte e di antiquariato. Questo l’obiettivo del disegno di legge sostenuto dal Gruppo Apollo, che riunisce la maggioranza degli operatori del settore in Italia. Il mercato dell’arte in Italia genera un indotto complessivo di 4 miliardi di euro, impiegando circa 50mila posti di lavoro tra settori direttamente coinvolti e operatori esterni che collaborano con il settore in maniera organica e continuativa.
Farsetti ha quindi sottolineato che “l’incentivo promosso dalla legge attiverebbe una serie di vantaggi per tutti gli stakeholders dell’arte: la logistica, le fiere, le mostre pubbliche di promozione culturale, l’editoria d’arte, i fotografi, i web designers, i restauratori. Si tratta di categorie che in Italia rappresentano un’eccellenza e che purtroppo, a causa dell’eccessiva fiscalità, vanno scomparendo insieme alle botteghe antiquarie. Inoltre – ha aggiunto Farsetti – siamo convinti che queste misure incentiveranno anche il mecenatismo e il collezionismo, fenomeni radicati in Italia ma al tempo stesso frenati da un’eccessiva burocrazia”.
“Affinché l’Italia si rimpossessi del ruolo di ‘fabbrica della bellezza’ – ha concluso la presidente del Gruppo Apollo – deve essere in grado di generare una nuova domanda culturale rivolta anche ai più giovani, avvicinandoli all’arte e al collezionismo, e di generare al contempo nuovi posti di lavoro, con un’attenzione alle professioni di domani”.