Arsenalia Routes, un evento nel quale anche l’arte contemporanea ha il suo spazio, tra talks e installazioni. Il potenziale dell’intelligenza artificiale, il significato della creatività e la trasformazione del linguaggio, sono i temi al centro dell’intervento del critico e curatore d’arte Francesco Bonami.
Una giornata intera, tra talks, esperienze e presentazioni, all’interno del VEGA, Parco Scientifico Tecnologico di Venezia, in una delle aree dell’ex zona industriale di Porto Marghera. Qui è presente un hub di realtà private e pubbliche che si occupano prevalentemente di nanotecnologie, ICT, Green Economy. In questo contesto, si è svolta la terza edizione di Arsenalia Routes, organizzato da Arsenalia, gruppo aggregatore di aziende con una forte vocazione tecnologica.
Arte, cultura e IT in Arsenalia Group
Fra le caratteristiche di alcune fra le sedici realtà europee (ad oggi presenti in Austria, Francia, Italia, Regno Unito e Svizzera) che attualmente fanno parte del gruppo (la cui sede è in Austria), c’è il focus sulla cultura e sull’arte. Ne è un esempio Cultur-e, una delle tre aziende che hanno aderito nel 2023 all’ecosistema Arsenalia. Ma anche Vulcano Group, agenzia di comunicazione che unisce l’approccio in stile arte contemporanea a quello transmediale; e che proprio nel corso di Arsenalia Routes ha festeggiato i dieci anni di attività.
In un simile contesto artistico-tecnologico, gli oltre 400 visitatori e le 240 aziende ospiti hanno trovato ad accoglierli due installazioni. La prima, dal titolo WELCOME, è un’opera di Matteo Attruia. Si tratta di una riflessione sul rapporto tra spazio personale e spazio sociale: il neon luminoso, con le sillabe “WE” e “ME” che emergono dal buio, delinea il confine tra l’individuo e la collettività.
L’installazione a LED “Buzz Flow” è invece un’opera tecnologica collettiva, costruita per mostrare visivamente la quantità di connessioni attive in tempo reale tra i partecipanti all’evento. Sviluppata sull’applicazione Microsoft Teams, “Buzz Flow” è stata realizzata da Davide Mognaschi, IT solution architect di Altitudo, in collaborazione con Claudio Bettio, art director di Arsenalia.
Nel pomeriggio si sono svolti, con una certa partecipazione di pubblico, tre incontri a cura di Riccardo Falcinelli, scrittore e teorico del design, di Arianna Porcelli Safonov, autrice, comica e scrittrice, e di Francesco Bonami, critico e curatore d’arte.
L’intervento di Francesco Bonami ad Arsenalia Routes
Per Bonami, al momento l’intelligenza artificiale non è in grado autonomamente di creare quello che i giapponesi chiamano il Wabi Sabi, ovvero l’errore, che è poi quell’imperfezione che rende una creazione magica e misteriosa; l’Artificial Intelligence potrà essere veramente efficace e pericolosissima quando svilupperà, ad esempio, un senso dell’umorismo autonomo.
Il futuro dell’intelligenza artificiale e della creatività artistica passano attraverso la trasformazione del linguaggio; senza timori, come fece Duchamp usando un orinatoio per comunicare e innovare creativamente. Spiega il curatore: “Se fosse esistita la paura attuale nei confronti del linguaggio, non avremmo mai avuto programmi radiofonici o televisivi come Alto Gradimento, o L’Altra Domenica; o i Monty Python”.