Ci troviamo in via Piranesi, nella zona est di Milano, al numero 29. Il covo di Lorenzo, Tiziano, Farouk e Piergiuseppe è un vecchio magazzino, completamente ristrutturato nel 2020, situato sulla rampa d’accesso ai garage di un grande condominio. Qui si trova VerySeri Lab, un atelier di stampa d’arte dedicato alla serigrafia e alla calcografia, uno spazio multidisciplinare fondato sull’autoproduzione e l’auto-sostenibilità, divenuto da poco un’associazione culturale.
Quando si parla di queste tecniche di stampa subito torna alla memoria il genio di Pittsburgh, Andy Warhol. La sua era un’arte di massa e democratica, realizzata con pochi colori e margini netti, che giocava sul concetto della serialità, d’altronde “non è forse la vita una serie di immagini, che cambiano solo nel modo di ripetersi?”
Per meglio conoscere chi sono e cosa fanno abbiamo dialogato con loro.
Veryseri, chi siete?
Siamo gli artisti che vogliono salvare la stampa d’arte. A parte le frasi a effetto, siamo seri, abbiamo l’obiettivo di rendere più accessibile al pubblico il confronto con il fare e il vivere l’arte, attraverso processi creativi e tradizioni di stampa artigianale, il tutto finalizzato a promuovere e valorizzare questo ambito in Italia come in Europa e creare un rapporto unico tra chi entra in contatto con la stamperia e gli artisti che la vivono.
Perché questo nome?
L’abbiamo pensato ai tempi in cui frequentavamo l’accademia di Belle Arti di Brera, nasce da un gioco di parole: serigrafia/serietà/very(molto)/veri. Nella visione comune la serietà non è il primo aggettivo che si accosta a un artista, siamo partiti da qui, dal dire che noi lo siamo molto, superando, con un po’ di ironia, questa considerazione generale. Essere genuini e professionali, artisti e printmakers, veri e seri; ecco perché questo nome.
Cos’è il Lab e come avete sentito la necessità di creare uno spazio di questo tipo?
Nel 2019 la casa dove si trovava il nostro laboratorio originario è stata venduta lasciandoci senza un luogo dove lavorare. In cerca di soluzioni, abbiamo avuto l’idea di trasformare VerySeri Lab in un’attività culturale a tutti gli effetti, con l’obiettivo di creare un network più ampio e un flusso di lavoro innovativo per il settore. Oggi, nel 2023, siamo un’associazione culturale che continua a crescere ed evolversi, mettendo insieme passione e lavoro, arte e impegno sociale. Attraverso workshop, mostre e collaborazioni con artisti, designer, aziende e istituzioni, VerySeri Lab porta avanti la sua missione di diffondere la cultura dell’arte e della stampa.
Quali sono le tecniche che utilizzate?
Il nostro focus è la stampa d’arte, che, a sua volta, ospita una divisione interna per ogni ambito di applicazione. Abbiamo la zona della calcografia, che permette di sviluppare progetti in tutte le principali tecniche: incisione diretta o indiretta, puntasecca, acquaforte, cianotipia, Xilografia ecc. E la zona di serigrafia, fornita di telai, racle, colori, piano microregolabile e giostra serigrafica a 4 bracci per stampa di capi d’abbigliamento e termopressa per il fissaggio.
Com’è sviluppata la proposta formativa che offrite?
Per il 2024 stiamo organizzando con alcune istituzioni e realtà milanesi corsi strutturati e workshop mensili per creare una proposta formativa completa e accessibile.
Quali sono i vostri obiettivi nel breve e medio-lungo termine?
Fondazione del Monastery Lab, il nostro punto di arrivo ideale è un’accademia multidisciplinare e internazionale, accessibile e valorizzante per gli artisti e l’arte.