WANNENES. Genova, 27- 28 novembre 2012
Ottimo risultato delle aste del 27 e 28 novembre di Wannenes a Genova, che comprendevano Dipinti Antichi e del XIX secolo (asta 112-113), Asian Art (114) e Tappeti e tessuti antichi (115) con un totale di € 1.714.399.
«La diversificazione dell’offerta unita a scelta mirata degli oggetti in catalogo, ha portano ad un sensibile incremento dell’attenzione del mercato collezionistico nazionale e internazionale, che ha permesso di proporre nel caso dei Dipinti antichi, opere di assoluto valore museale», questo il commento di Guido Wannenes a conclusione delle vendite.
Partendo proprio dai Dipinti Antichi (asta 112) è da segnalare lo straordinario interesse suscitato dal bellissimo “Ritratto
di donna in veste di Maddalena” (lotto 81), ascrivibile a un pittore fiammingo del XVI secolo assai vicino alla maniera ‘italianizzante’ di Joos van Cleve (Cleves, 1485 – Anversa, 1545), che partendo da una stima di € 20.000 – 30.000 ha raggiunto € 421.600 Un intenso gruppo d’insieme di Bernard Kiel detto Monsù Bernardo (Elsigor, 1624 – Roma, 1687) – pittore dalla maniera sicura e da un naturalismo sincero, dove il crudo caravaggismo si ammanta di sensuale tenebrismo cromatico di accento veneziano – raffigurante “La Lettura” (lotto 34) ma che rivela una simbologia dei cinque sensi, da una quotazione di € 9.000 – 11.000 si è spinto fino a € 69.440; quest’opera è pendant de “La vendemmia” (lotto 33) che partendo dalla medesima stima ha totalizzato € 21.080 Pregevole risultato anche per un “Cristo deposto” (lotto 203), opera rara e preziosa di Baldassarre Carrari (Forlì 1460 circa – 1516) – pittore quattrocentesco forlivese vicino alla pittura di Matteo Palmezzano e con chiari riferimenti all’asciutto plasticismo del ferrarese Ercole de’ Roberti – che da una
valutazione di € 30.000 – 50.000 è stato aggiudicato a € 80.600
Per quanto riguarda i Dipinti del XIX secolo (asta 113) sono da segnalare l’ottimo risultato di una scena di genere del bresciano Angelo Inganni con “Suonatore di liuto con due piccoli ammiratori” (lotto 336) esitato a € 34.770, un delizioso
ritratto eseguito a due mani da Giuseppe Molteni (Affori, 1800 – 1867) e il conte Massimo Taparelli d’Azeglio (Torino 1798 – 1866), che vede protagonista la moglie di quest’ultimo, Luisa (lotto 331), che da una stima di € 8.000 – 10.000 ha realizzato € 27.900 ed in fi ne un romantico quanto giovanile “Paesaggio al tramonto con figure” del viennese Robert Russ (Vienna 1847 – 1922), a € 16.740 (lotto 312).
Per quanto riguarda l’Asian Art (asta 114) spiccano una grande coppia di vasi a balaustra con coperchi in porcellana, Famiglia Rosa, Cina, Dinastia Qing, fine Yongzheng (1723-1735) primi Qianlong (1736-1795), che rispettando le stime ha raggiunto € 14.880 (lotto 628), una curiosa gallina in biscuit a tre colori, Cina, Epoca Kagxi (1662 – 1723) che partendo da una quotazione di € 1.500 – 3.000 ha raggiunto € 13.392 (lotto 638); infine due fioriere in porcellana, Cina, fine del XIX inizio del XX secolo a € 9.300 (lotto 605).
I Tappeti e tessuti antichi (asta 115) – che hanno chiuso una due giorni di vendite seguite da un pubblico che è apparso appassionato, selettivo e competente – hanno portato all’attenzione due lotti su tutti, ovvero un raro Sumakh “Triclinum” del Caucaso del XIX secolo a € 14.880 (lotto 861) e un Ladik preghiera dell’Anatolia centrale della seconda metà del XVIII secolo a € 8.060 (lotto 849).
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