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Jho Low: un naufragio da 100 milioni tra capolavori e scandali

The complaint adds to a long list of artworks sought by the US Department of Justice. ROBYN BECK/AFP VIA GETTY IMAGES
The complaint adds to a long list of artworks sought by the US Department of Justice. ROBYN BECK/AFP VIA GETTY IMAGES
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha raggiunto un accordo per recuperare più di 100 milioni di dollari in beni, tra cui figurano le opere di Andy Warhol e Claude Monet. Si tratta dello scandalo 1Malaysia Development Bhd (1MDB), che ha visto il protagonismo di Low Taek Jho, noto anche come Jho Low e il coinvolgimento dei membri della sua famiglia e degli enti fiduciari da lui fondati.

La conferma arriva dal distretto federale, che risolve così in un capo d’imputazione due decadenze civili.

Questi casi sono stati intentati contro beni che Low e la sua famiglia avrebbero «guadagnato», presumibilmente attraverso l’appropriazione indebita di 1MDB, il fondo sovrano di sviluppo degli investimenti della Malesia.

Le denunce, raccolte dal 2009 al 2015, affermavano che più di 4,5 miliardi di dollari presenti nei fondi appartenenti a 1MDB erano stati sottratti indebitamente dagli alti funzionari dell’organizzazione. L’appropriazione indebita sarebbe avvenuta attraverso il riciclaggio di denaro e la corruzione a livello internazionale.

Il valore originario e complessivo delle opere di Warhol e Monet sarebbe pari a 35 milioni di dollari, ma ora Low e i suoi soci potrebbero quasi raddoppiare la somma, guadagnando oltre 67 milioni di dollari in contanti e proprietà immobiliari.

Un documento depositato il 24 giugno presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti nel distretto centrale della California riporta che il Warhol in questione è il «Coloured Campbell’s Soup Can» del 1965, e il Monet il «Vétheuil au Soleil».

Il gruppo incriminato non è nuovo a tali episodi né estraneo alle accuse. Infatti, già lo scorso agosto il governo degli Stati Uniti ha presentato una denuncia di confisca sostenendo che l’ex avvocato di 1MDB, Loo Ai Swan, nel 2014 avesse acquistato un’opera da Christie’s con i fondi sottratti da una vendita di obbligazioni sottoscritte da Goldman Sachs.

Nel contesto delle aste Low era già noto per aver fatto offerte vincenti di alto profilo. Da «Dustheads» di Basquiat, acquistata da Christie’s a New York nel 2013 per la cifra record di 43,5 milioni di dollari, a «Nymphéas» di Monet, vinta da Sotheby’s a Londra l’anno dopo per 53,9 milioni di dollari.

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