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Il Festival Connexxion a Savona: la curatrice Livia Savorelli traccia un bilancio della seconda edizione

Livia Savorelli
Livia Savorelli

Savona, nell’aprile 2024, è stata teatro della seconda parte di CONNEXXION, il Festival Diffuso di Arte Contemporanea, curato nuovamente da Livia Savorelli e promosso dall’Associazione Culturale Arteam con il patrocinio del Comune di Savona, città candidata a Capitale italiana della cultura 2027.
Nell’intervista qui sotto Livia Savorelli traccia un bilancio dell’edizione 2024 tenendo lo sguardo sempre rivolto ai pilastri del festival: qualità degli interventi artistici, territorio, responsabilità verso il presente e la costruzione del futuro.

Il titolo della seconda edizione di CONNEXXION “…per essere liberi. Tra identità e memoria” «ha voluto stimolare una riflessione ad ampio raggio sul concetto di libertà, in un mondo sempre più mosso da nazionalismi, derive autoritarie, guerre e sconvolgimenti a livello planetario e da un’accentuata spinta al radicalismo e all’estremismo», hanno ricordato gli organizzatori.

La città ligure è stata terreno fertile e accogliente per installazioni site specific e performance di dodici artisti che hanno lavorato in tre luoghi simbolici della città di Savona: «Piazza Martiri della Libertà, dove è collocato il Monumento alla Resistenza di Agenore Fabbri, di cui nel 2024 si festeggiano i 50 anni, la Fortezza del Priamàr, con il coinvolgimento di un’area esterna, e l’ex Carcere Sant’Agostino, recuperato in un’ottica di rigenerazione urbana. Per l’occasione sono stati presentati due Special Project degli artisti Silvia Margaria e Davide Dormino, ideati e realizzati per il Festival, che prevede inoltre diversi laboratori, talk e momenti di confronto», hanno proseguito.

Silvia Margaria, Bandite, Special project per Connexxion, Piazza Martiri della Libertà, Savona, 2024. Ph. Michele Alberto Sereni

 

Livia Savorelli: Quest’anno si è svolta la seconda edizione di Connexxion, quali sono stati i principali elementi di continuità e quali quelli di novità rispetto alla prima edizione?

«Il Festival, sin dalla prima edizione nell’autunno 2022, si è basato su una pratica relazionale e partecipata volta a un coinvolgimento diretto della comunità savonese, a partire dalla rilettura della storia della città di Savona da parte di artist* di tutta Italia, invitati ad ideare delle progettualità site-specific basate su una esplorazione diretta della città e dei luoghi più iconici. Invitando, al contempo, un pubblico a livello nazionale ad approcciarsi a una città che è sempre stata poco considerata per la sua attrattività turistico/culturale.

“Riconnettersi a partire dalla città”, il titolo della prima edizione, esprimeva appieno la volontà dell’evento di essere diffuso e di “accogliere” un pubblico tanto più ampio possibile e, soprattutto, non necessariamente di addetti ai lavori, coinvolgendo persone comuni che si approcciavano per la prima volta ad una performance, un talk o un laboratorio condotto da un/una artista. Mentre la prima edizione si è basata su happening che si chiudevano in giornata, forti del successo e dell’apertura a questi linguaggi manifestata dalla città, si è voluto aumentare la portata del Festival – anche a livello temporale essendosi CONNEXXION sviluppato dal novembre 2023 all’aprile 2024 – a partire da due mostre, costruite intorno alla tematica della memoria, allestite rispettivamente al Civico Museo Archeologico e al Museo Sandro Pertini e Renata Cuneo».

Opening Connexxion, Ex Carcere Sant’Agostino, Savona, 2024. Alla futura me, performance di danza contemporanea con le ballerine Elisabetta Aiello, Cecilia Guglielmetti, Valentina Vaseva. Ph. Michele Alberto Sereni

Come avete scelto gli artisti invitati a questa edizione?

«Per la seconda edizione di CONNEXXION, dal titolo “…per essere liberi. Tra identità e memoria”, insieme all’associazione culturale Arteam, ho voluto innestare una riflessione intorno ai concetti di libertà, identità e memoria, in un mondo sempre più scosso da guerre e nazionalismi e sempre più spinto verso il radicalismo. La mia scelta si è quindi orientata su artist* la cui poetica avesse insito il concetto di memoria o che potessero proporre lavori in linea con questa tematica.
Avendo già raccontato delle mostre inaugurali dello scorso autunno e dei protagonisti nell’intervista del gennaio scorso di Giulio Fonseca (potete leggerla qui), credo sia più interessante approfondire cosa è accaduto nella parte conclusiva del Festival dal 20 al 27 aprile scorso, che ha visto la partecipazione di altri dodici artisti: Alessio Barchitta, Davide Dormino, Rocco Dubbini, Armida Gandini, Federica Gonnelli, Lorenzo Gnata, Monica Gorini, Carla Iacono, Silvia Margaria, Gianni Moretti, Giulia Nelli, Filippo Riniolo. Per celebrare i 50 anni del Monumento alla Resistenza di Agenore Fabbri è stata ideata la performance Bandite di Silvia Margaria con la partecipazione degli sbandieratori del Comitato Palio Castell’Alfero (AT). Per una settimana è stato riaperto l’ex Carcere Sant’Agostino con installazioni site-specific, performance e talk. In occasione della giornata del 25 aprile, è stata inaugurata l’opera monumentale di Davide Dormino, dal titolo Semi, sul prato adiacente all’area archeologica esterna della Fortezza del Priamàr».

Gianni Moretti, Anna - Monumento all'Attenzione (promessa) per Connexxion, Ex Carcere Sant'Agostino, Savona, 2024. Ph. Michele Alberto Sereni
Gianni Moretti, Anna – Monumento all’Attenzione (promessa) per Connexxion, Ex Carcere Sant’Agostino, Savona, 2024. Ph. Michele Alberto Sereni

Quale feedback avete raccolto dagli artisti e dal pubblico rispetto alla continuità di questa progettualità?

«Gli artisti coinvolti sono sempre stati sorprendentemente colpiti dalla progettualità e dall’interazione con il pubblico, partecipando attivamente in tutte le fasi di elaborazione dei progetti. Credo molto che l’interazione umana e la conoscenza del territorio debba essere la base per costruire dei progetti importanti che, anche quando terminano, lascino sedimentato in chi li ha vissuti il seme del ricordo e della riflessione da essi generata».

Alessio Barchitta, Eterotopìa, installazione site-specific per Connexxion, Ex Carcere Sant’Agostino, Savona, 2024. Ph. Michele Alberto Sereni

E dalle amministrazioni pubbliche? 
Quale è secondo te il ruolo di un festival diffuso di arte contemporanea sia rispetto alla scena culturale di una città e, in particolare, di Savona?

«Credo si possa dire che il Comune di Savona (un’oasi felice che attribuisce grande valore alla Cultura anche in ottica dello sviluppo di politiche comprensoriali legate al turismo), che ha creduto e sostenuto con entusiasmo e partecipazione lo sviluppo del Festival, abbia conquistato grazie allo stesso, in una città in cui fino al 2022 non si era mai parlato di arte diffusa e tantomeno di arte partecipativa o relazionale – alle progettualità sviluppate e al costante dialogo con gli interlocutori del territorio, al coinvolgimento di un pubblico a livello nazionale e di addetti ai lavori e alla importante fiducia che tante testate a livello nazionale hanno accordato, rendendo la rassegna stampa molto ricca e qualificata – quella voglia di essere protagonista che è stata alla base della candidatura della Città di Savona a Capitale italiana della Cultura 2027 e delle sue “Nuove rotte per la cultura”, per citare il tema della candidatura».

Quali progetti e sogni avete per il futuro di Connexxion?

«Esplorare nuovi luoghi della città, raccontare nuove storie, creare sinergie con nuovi territori. Rendere il Festival sempre più inclusivo e generativo di quelle nuove visioni che solo l’arte contemporanea può aiutarci a tracciare».

Carla Iacono, Educazione alla memoria, installazione site-specific per Connexxion, Ex Carcere Sant’Agostino, Savona, 2024. Ph. Michele Alberto Sereni
Gianni Moretti, Anna – Monumento all’Attenzione (promessa) per Connexxion, Ex Carcere Sant’Agostino, Savona, 2024. Ph. Michele Alberto Sereni
Giulia Nelli, Tu che ne sai, installazione site-specific per Connexxion, Ex Carcere Sant’Agostino, Savona, 2024. Ph. Michele Alberto Sereni
Federica Gonnelli, Resta ciò che cambia. Ciò che cambia, resta, installazione site-specific per Connexxion, Ex Carcere Sant’Agostino, Savona, 2024. Ph. Michele Alberto Sereni
Filippo Riniolo, Selezioni, performance per Connexxion, Ex Carcere Sant’Agostino, Savona, 2024. Ph. Michele Alberto Sereni
Alessio Barchitta, Eterotopìa, installazione site-specific per Connexxion, Ex Carcere Sant’Agostino, Savona, 2024. Ph. Michele Alberto Sereni
Lorenzo Gnata, Dove cadono le foglie, installazione site-specific per Connexxion, Ex Carcere Sant’Agostino, Savona, 2024. Ph. Michele Alberto Sereni

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