Marcello Lo Giudice nella terra del Rinascimento. Il prossimo 9 settembre, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze, il Maestro siciliano inaugura la grande antologica “Oceani, vulcani e ghiacciai della terra” (aperta sino al 10 ottobre). La mostra, fortemente voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e dal Gabinetto Vieusseux, presenterà per la prima volta al pubblico i dipinti di grande formato, ispirati alle eruzioni vulcaniche e ai ghiacciai di Artide e Antartide, realizzati dal Maestro tra il 2010 e il 2024.
“Oceani, vulcani e ghiacciai della terra” intende rendere omaggio, nella splendida cornice del museo più antico della città capitale del Rinascimento, dove passeggiavano e si incontravano Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Piero della Francesca, ai trent’anni di pittura di Marcello Lo Giudice, e al suo costante impegno a favore dell’ambiente.
La pittura di Lo Giudice -uno dei rappresentanti più autorevoli del ‘neoinformale’ a livello internazionale- fonde elementi per creare remoti paesaggi geologici e paradisi di sole. Nelle sue opere -esposte più volte alla Biennale di Venezia, nonché al Maxxi di Roma, al Palazzo Reale di Milano, a Montreal, New York, San Pietroburgo, Barcellona, Stoccolma, Colonia- materia e luci creano orizzonti evocativi dove la natura viene trasfigurata in una dimensione tra la ricerca estetica e l’impegno per sensibilizzare il pubblico sul tema dell’emergenza ambientale. Per il Maestro, infatti, l’essenza della pittura non è solo estetica, ma anche etica. È fondamentale cercare di infondere il messaggio che la pittura è anche denuncia contro le barbarie ecologiche e le guerre, e con la sua carica emozionale, insegna agli studenti, e tutti gli amanti dell’arte, il rispetto e l’amore per il nostro pianeta. Nel corso della mostra sarà proiettato un cortometraggio realizzato dall’artista, che ha come soggetto la bellezza e la purezza geologica marina del pianeta, da decenni ferite dalle contaminazioni e dalle conseguenze delle attività industriali delle città.