Dal 16 al 18 settembre Bonhams mette in scena, a New York, la sua Asian Week: sei aste dedicate all’arte orientale, con lotti che spaziano dai grandi classici (come La Grande Onda di Hokusai) ad antichi e preziosi tesori. Qui alcune delle opere da non perdere.
Ceramiche cinesi e opere d’arte
16 settembre
140 opere compongono la vendita di ceramiche e opere d’arte cinesi, tra cui spicca la collezione di mobili huanghuali dalla collezione di David e Nayda Utterberg. Si distingue poi una selezione di giade e ceramiche del Met, che già a marzo attraverso Bonhams ne aveva venduto una parte per 13 milioni di dollari. La maison prova inoltre a replicare il successo della collezione di Alan e Simone Hartman, che nel dicembre 2023 vendette parte della loro collezione di dipinti per 22.3 milioni di dollari, con un’ulteriore selezione di lotti della loro raccolta.
Tra gli highlight si distinguono una raffinata e rara poltrona con schienale a ferro di cavallo huanghuali del XVI/XVII secolo, stimata tra 400-600 mila dollari USA. Proveniente dalla collezione Utterberg, troviamo un raro e grande tavolo huanghuali del XVII secolo, con gambe angolari, braccioli e cassetti, stimato tra 300 e 500 mila dollari, così come una raffinata e rara libreria a tre ripiani huanghuali del XVII secolo con cassetti, jiage, stimata tra 200-300 mila euro. Interessante la rarissima brocca ‘sheng player’, smaltata qingbai con macchie marroni, dinastia Song settentrionale, stimata 80-120 mila euro. Spicca infine, con la stessa valutazione, un raro guqin laccato in stile shenhui, tardo periodo Ming/inizio Qing.
La collezione di tabacchiere cinesi di Robert e Florette Weiss
16 settembre
101 lotti della collezione di tabacchiere cinesi di Robert e Florette Weiss sarà venduta a beneficio dell’International Chinese Snuff Bottle Society. A spiccare è una raffinata tabacchiera in giada nera, grigia e bianca di Suzhou, “Collecting Winter Blossom”, 1740-1830, stimata 20-30 mila dollari; così come una tabacchiera in agata opaca e trasparente, “Birds and Prunus Blossom”, attribuita allo Stevens Deer Master, Official School, 1750-1850, stimata 10-15 mila dollari. Interessante la bottiglia da fiuto in giada bianca del XVIII secolo con iscrizione, stimata tra 10-15 mila dollari.
Dipinti cinesi classici e moderni
17 settembre
In asta nove secoli di arte cinese, dai tesori delle dinastie Yuan e Ming ai maestri del XX secolo. Di particolare rilievo sono i quindici dipinti della Robert and Lisa Kessler Collection, realizzati da artisti come Qi Baishi (1864-1957), Xu Beihong (1895-1953), Pan Tianshou (1897-1971) e Wu Guanzhong (1919-2010). Tra i pezzi forti della collezione c’è Lady, 1929, di Zhang Daqian (1899-1983), stimato 200-300 mila dollari USA, e Lady in the Studio, 1945, di Fu Baoshi (1904-1965), stimato 200-300 mila dollari. Seguono due dipinti di Zhao Mengfu (1254-1322): il primo è Song of the Playing Fields, un rotolo che illustra cinque aristocratici a cavallo impegnati in una battuta di caccia tranquilla (stima 120-180 mila dollari); il secondo è Blue/Green Landscape with Travellers, una monumentale paesaggio dipinto su seta e risalente alla dinastia Yuan, stimato 70-120 mila dollari.
Arte giapponese e coreana
18 settembre
45 lotti in cui spicca un raro porta pennelli in porcellana reticolata e decorata in cobalto e rame del XIX secolo, dinastia Joseon, stimato 50-70 mila dollari, e un’importante coppia di bottiglie Kakiemon antiche, in ceramica Arita, periodo Edo (1615-1868), circa 1660, stimate 40-60 mila dollari. Stessa valutazione di un enorme bruciatore di incenso Tomei-Jippō (Basse-Taile) e Moriage Cloisonné-Enamel di Kawaguchi Bunzaemon (1860-1912), era Meiji (1868-1912), fine del XIX secolo.
Una collezione privata di stampe e acquerelli giapponesi
18 settembre
La grande onda è di gran lunga la stampa più riconoscibile della famosa serie di Hokusai, Fugaku sanjūrokkei (36 vedute del monte Fuji), ed è spesso considerata una delle più grandi immagini dell’arte giapponese. E non solo. Non a caso, un suo esemplare è tra i lotti più attesi dell’intera Asian Week di Bonhams, che la propone in asta con una stima di 700-900 mila euro. La collezione privata da cui proviene comprende anche altre stampe di Hokusai, tra cui un’ulteriore stampa ōban yoko-e della serie intitolata Sanka haku-u (Pioggia bianca sotto la montagna), stimata 100-150 mila dollari e la serie completa di stampe ōban tate-e intitolata Shokoku taki meguri (Un tour delle cascate in varie province), circa 1832, stimata 450-550 mila dollari.