Inaugurata a Flashback Habitat il 1° maggio 2024, Storie di Matrimoni. Ritratti dell’immigrazione in Barriera di Milano è un affresco dolce e delicato delle persone che hanno vissuto e vivono in Barriera di Milano, una lente di ingrandimento sul quartiere più popoloso, vivace e stratificato di Torino.
Il primo atto racconta lo spostamento fisico e geografico dal Sud al Nord Italia, i sogni, la speranza di nuovi inizi. Le comunità si ricostruiscono a immagine e somiglianza dei territori di origine, ricreando il proprio mondo e portando con sé le proprie tradizioni e le proprie radici. Tra le tante possibilità per raccontare questa storia, personale e collettiva allo stesso tempo, è stato scelto un momento significativo per queste persone che, con le prime risorse raggiunte, possono coronare un sogno: il matrimonio. Immagini di potente bellezza evocano tutta la tenerezza e l’emozione di un momento indimenticabile.
Dal 12 settembre, la mostra curata da Alessandro Bulginisi arricchisce diun secondo atto cheprosegue l’indagine su Barriera e si completa in un’ulteriore appendice, questa volta dedicata alle immagini dell’immigrazione estera degli ultimi vent’anni. In questo modo si osserva l’evoluzione parallela della fotografia e della storia dei matrimoni. Barriera di Milano è un centro nevralgico e multi-etnico, in cui diverse culture si combinano in un complexus (ciò che è tessuto insieme) che costituisce l’eterogeneità culturale del quartiere e il suo potenziale di inclusività. Lo spazio di interazione sociale è rizomatico, decostruito nel disordine della molteplicità, in cui la coesistenza offre l’opportunità di sfumare le diversità. Il lavoro origina dal reale: tesse relazioni con le famiglie, le quali forniscono testimonianze vive e dirette, che vengono riassunte attraverso dei brevi testi, presentati in combinazione con le fotografie di matrimonio. Le rappresentazioni delle cerimonie hanno le sembianze di una narrazione vernacolare, colma di trasparenza, di un momento di profonda transizione che corona le aspettative di un futuro inedito. Inoltre, nella congiunzione di due nuclei familiari differenti, a volte provenienti da luoghi o culture distanti tra di loro, nasce un dialogo che aspira alla coesione della famiglia, identificando l’habitat nuziale come uno spazio relazionale, di integrità e di unione. Le nuove fotografie dialogano con quelle già esposte, dando vita a narrazioni profondamente differenti, ma che convergono in un’unica riflessione plurale e stratificata sul territorio, sul suo sviluppo e sul suo cambiamento attraverso il passare dei decenni.Rispetto al primo atto, le nuove immagini sono meno caratterizzate dall’omogeneità formale e dai tecnicismi del mezzo analogico, e offrono una rappresentazione più diretta e meno condizionata. L’esposizione coinvolge lo spettatore in riti e tradizioni differenti, svelando altri sorrisi e altri volti, ma anche nuove speranze. Il risultato è un progetto che si nutre e vive di relazioni, che indaga l’immigrazione nel quartiere di Barriera attraverso fotografie di matrimoni, riflesso di condizioni sociali e antropologiche specifiche, intrecciando indissolubilmente arte e vita, in un dialogo costante, in cui i due termini si condizionano reciprocamente.
La curatela della mostra, in collaborazione con Leonardo Martinez, ha completato il secondo atto integrando foto dagli album di quattro famiglie.
Storie di matrimoni. Ritratti dell’immigrazione in Barriera di Milano
Atto II – 12 settembre 2024
La mostra è visitabile fino 29 settembre 2024
PAD. B, piano terra
Ingresso gratuito