Una straordinaria e sinergica intesa tra privato e pubblico per rafforzare e valorizzare il patrimonio culturale nazionale è stata formalizzata dalla firma di un protocollo di collaborazione tra Intesa Sanpaolo nella persona di Stefano Lucchini (Chief Institutional Affairs and External Communication Officer) e il Ministero dell’Interno rappresentato da Laura Lega (Capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione) presenti il Prefetto Alessandro Tortorella (Direttore Centrale degli Affari dei Culti e per l’amministrazione del Fondo Edifici di Culto), Michele Coppola (Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia) e il prof. Guido Guerzoni (docente dell’Università Bocconi di Milano).
La sinergia – sancita il 19 dicembre 2024 presso il Ministero dell’Interno a Roma – riguarda il patrimonio diffuso su tutto il territorio nazionale del Fondo Edifici di Culto (FEC) composto da beni culturali, artistici e naturalistici: circa 840 chiese prevalentemente di riconosciuto interesse storico-artistico, aree archeologiche e museali, complessi forestali e un fondo librario antico. Il FEC – operante presso il suddetto Dipartimento del Ministero e istituito dal 1985 per l’attuazione di alcuni aspetti dell’Accordo (del 1984 tra Stato italiano e Santa Sede) che ha modificato il Concordato lateranense del 1929 – è un ente dotato di personalità giuridica (legalmente rappresentato dal Ministro dell’Interno pro tempore) con la finalità di tutelare, valorizzare, conservare e restaurare tali beni. L’origine di tale patrimonio deriva dalle leggi (del 1866 e 1867 che determinano l’eversione dell’asse ecclesiastico) con cui lo Stato italiano ha soppresso alcuni enti ecclesiastici e confiscato i relativi beni.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, guidato da Carlo Messina, mette a disposizione la propria esperienza per realizzare un modello di misurazione utile a valutare al valore di mercato (fair value) opere d’arte, beni archivistici e librari di proprietà del FEC. Tale patrimonio è disponibile alla fruizione di praticanti il culto e di turisti ed è oggetto di prestiti a Istituzioni culturali nazionali e internazionali. Lo studio sarà condotto dal professor Guido Guerzoni analizzando anche possibili modalità di valorizzazione in termini gestionali e di ricadute economiche e organizzative sul territorio.
Al riguardo nel 2017 Intesa Sanpaolo, nell’ambito del proprio Progetto Cultura e avvalendosi della consulenza dello stesso professor Guerzoni, è stata la prima banca italiana a realizzare un’operazione di rideterminazione a fair value di 3.500 opere classificate “di pregio” tra le circa 35 mila di sua proprietà. Da quel momento, il valore a bilancio dei beni di Intesa Sanpaolo è aggiornato con cadenza triennale attraverso la misurazione e il monitoraggio costante del valore delle opere rispetto al mercato, eventi che si auspica avverranno anche per i beni del FEC a incremento di turismo, cultura ed economia nazionale.