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Citofonare Scanavino, a piazza Aspromonte

Emilio Scanavino, Vaso, 1953, terracotta ingobbiata e grafita ad alto rilievo, h. 23 x  22,5 cm
Ciuti Enrico, Del Corno Marco, Manifesto d’epoca X Triennale di Milano, 1954, litografia
Dopo venticinque anni di lavoro degli “Amici dell’Archivio Scanavino” e a tre anni dall’apertura dell’Archivio in piazza Aspromonte 17, a Milano, un nuovo capitolo nella valorizzazione dell’eredità dell’artista: nasce ufficialmente la Fondazione Emilio Scanavino

La presentazione ufficiale della nuova istituzione milanese, tutta dedicata all’artista e che mantiene come obiettivo la valorizzazione e lo studio dell’opera e dell’eredità di Emilio Scanavino, uno degli artisti di punta della seconda metà del XX secolo in Italia, sarà in occasione della prossima Art Week. Il primo appuntamento sarà un approfondimento speciale, intitolato “Les Monstres Amis. Emilio Scanavino e la X Triennale”, a cura di Michel Gauthier e Marco Scotini, e racconterà uno dei momenti più significativi della storia dell’arte e del design italiano, concentrandosi sulla X Triennale di Milano del 1954, dove Scanavino, insieme a molti altri protagonisti dell’arte contemporanea, prese parte a una storica esposizione con una serie di opere in ceramica realizzate ad Albisola, fulcro in quegli anni di una intensissima vita intellettuale, e a cui presero parte artisti come Enrico Baj, Sergio Dangelo, Corneille, Asger Jorn, Roberto Matta, Lucio Fontana e, naturalmente, Scanavino. Il tutto, quasi in un vero e proprio reenactment, accompagnato da una scenografia dell’epoca creata da Joe Colombo, in bilico tra l’immaginazione dell’arte e il design industriale, tentando di superare le rigidità del Razionalismo architettonico di quegli anni per quello che poi, nel 1957, si trasformerà nel Bauhaus Immaginista, di quella che Mario Perniola aveva definito “l’ultima avanguardia”, l’Internazionale Situazionista.

Appuntamento al 4 aprile, piazza Aspromonte 17, Milano. Citofonare Fondazione Emilio Scanavino.

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