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Bergamo Antiquaria – gennaio 2013

VITTORE CRIVELLI Venezia, 1440 c.-Fermo, 1501 c. Santa Chiara Tempera su tavola, cm. 77x42
VITTORE CRIVELLI
Venezia, 1440 c.-Fermo, 1501 c.
Santa Chiara
Tempera su tavola, cm. 77×42 *

9a edizione
19 – 27 gennaio 2013, Fiera nuova di Bergamo
Inaugurazione venerdi 18 Gennaio dalle ore 19.00 alle 22.00

Si svolgerà dal 19 al 27 gennaio 2013 alla Fiera Nuova di Bergamo – Via Lunga, la 9a edizione di BergamoAntiquaria. L’affluenza dei visitatori delle recenti manifestazioni fieristiche lombarde ha dimostrato un rinato interesse per l’antiquariato, infatti le edizioni passate hanno registrato un successo non indifferente di pubblico.

Per questa edizione di BergamoAntiquaria le Gallerie, selezionate dall’organizzazione, sono circa ottanta tra molte conferme degli anni passati più diversi nuovi ingressi – e costituiscono un percorso rappresentativo del complesso panorama antiquariale italiano lungo un circuito che va dalla stessa Bergamo a Brescia, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli…per citare solo alcuni dei centri cardine del settore da cui provengono gli espositori.

La mostra racchiude le specificità artistiche e culturali di tutto il panorama italiano in una visione d’insieme ampia ed eterogenea che naturalmente volge lo sguardo oltralpe: dagli arredi lombardi a quelli dello Stato Pontificio, dai mobili Genovesi a quelli del Regno delle due Sicilie, dall’Impero Francese al Vittoriano inglese…. Così ci saranno argenti francesi, inglesi ma anche con il marchio della Lanterna o di Valadier, dipinti veneziani, della scuola romana ma anche degli orientalisti, guaches napoletane, macchiaioli toscani ma anche acquarelli inglesi di viaggiatori del Gran Tour, vetri, porcellane, maioliche, gioielli…In mostra saranno esposte le sole opere viste ed approvate dal “vetting”.

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INFORMAZIONI UTILI:

Patrocinio: Provincia e Comune di Bergamo
Data: Dal 19 al 27 gennaio 2013
Luogo: Via Lunga – Fiera Nuova di Bergamo
Superficie espositiva: 6.500 mq
Espositori: 80 Gallerie antiquarie di diverse Città Italiane
Inaugurazione: venerdi 18 Gennaio dalle ore 19.00 alle 22.00
Orario:
sabato e domenica ore 10.00 – 20.00
tutti i giorni ore 15.00 – 20.00
venerdi 19-22
Ingresso: € 10,00

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* VITTORE CRIVELLI
Venezia, 1440 c.-Fermo, 1501 c.
Santa Chiara
Tempera su tavola, cm. 77×42

Questa tavola, raffigurante Santa Chiara, la fedele seguace di San Francesco d’Assisi, è stata pubblicata come “dipinto inedito di grande interesse” di Vittore Crivelli nella recente monografia sull’artista, ravvisando nelle sue varie parti il “segno sicuro e incisivo” tipico dell’artista (Vittore Crivelli e la pittura del suo tempo nel Fermano, a cura di S. Papetti, Milano, 1997, n. 63, p. 243). Fratello minore di Carlo Crivelli, lascia la natia Venezia e, dopo un soggiorno a Zara intorno al settimo decennio del Quattrocento, lo raggiunge nelle Marche, dove questi si era stabilito incontrando il favore dei committenti. Si stabilisce a Fermo, dove diffonde la maniera del fratello, ma “lontano dall’esasperato grafismo di Carlo, raggiunge una più pacata espressività e un’umanità più serena” (V. Curzi in La pittura in Italia. Il Quattrocento, Milano, 1987, II, p. 608). Secondo la ricostruzione fatta da Sandra Di Provvido, autrice della scheda di catalogo, la santa faceva con buona probabilità originariamente parte del grande polittico, in seguito smembrato, commissionato a Vittore da frate Luca, priore del convento di San Francesco in Monte Santo, il 17 ottobre 1491. Le altre tavole che verosimilmente costituivano, in origine, la monumentale pala, sono adesso in vari musei e collezioni private; secondo la ricostruzione della studiosa, la nostra santa era collocata nel registro superiore, insieme al San Girolamo del Fogg Art Museum di Cambride (Mass. USA), il Sant’Antonio da Padova della collezione Dan Fellows Platt di Englewood (N.J. USA), e la Santa Caterina d’Alessandria dell’Ashmolean Museum di Oxford (Vittore, op. cit., pp. 241-245). Queste tavole condividono infatti con la nostra, oltre alle misure, il medesimo prezioso disegno damascato del fondo e la stessa bulinatura dell’aureola. Opera tipica del pittore, oscillante tra il gotico cortese e le novità rinascimentali di Squarcione e dei Vivarini, la santa è confrontabile, in particolare per lo scorcio del viso e per la posizione di ¾ del busto, con il Sant’Elpidio del grande polittico del Palazzo del Consiglio di Sant’Elpidio a Mare.

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