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La Via Italiana all’Informale: Ultime tendenze

Sabato 26 gennaio 2013, alle ore 16,30, a Palazzo Racchetta, via Vaspergolo 4 / 6, Ferrara, in occasione del vernissage della mostra “La via italiana all’Informale: Ultime tendenze”, verrà presentato in anteprima nazionale il volume intitolato “La via italiana all’Informale: Da Afro, Vedova e Burri alle ultime tendenze”, a cura di V. Patarini, Editoriale Giorgio Mondadori.
Sarà presente il Dott. Carlo Motta, direttore della sezione cataloghi e libri illustrati della Giorgio Mondadori, il critico e curatore Virgilio Patarini e alcuni degli artisti informali contemporanei più significativi del panorama italiano: da Moreno Panozzo a Paolo Facchinetti, Fabrizio Trotta, Andrea Boldrini, Valentina Carrera, Maurizio Carpanelli, Andrea Greco, Siberiana Di Cocco, Bruno De Santi, Fiorella Manzini, Alessandro Rossi, Danilo Susi, Albano Paolinelli e molti altri.

Il libro
La via italiana all’Informale. Da Afro, Vedova, Burri alle ultime tendenze
A cura di Virgilio Patarini. Con la collaborazione di Alessandro Baito, Valentina Carrera, Paola Gatti, Maria Cristina Giannattasio, Rossana Nuzzo e Barbara Vincenzi. Editoriale Giorgio Mondadori.

Pubblicato, pubblicizzato e distribuito dall’Editoriale Giorgio Mondadori: un volume di 400 pagine sulla storia dell’Informale in Italia dalle origini ai giorni nostri. Quello che viene presentato in anteprima a Ferrara sarà nelle migliori librerie dal mese di febbraio 2013.
Queste le caratteristiche del volume: 400 pagine, formato cm 24×28, con oltre 200 pagine a colori, più di 1000 immagini, schede biografiche, bibliografia e sitografia di oltre 40 artisti storici e altrettanti artisti delle ultime generazioni, ampia rassegna di documenti storici (manifesti, articoli, stralci di saggi).
Prezzo di copertina euro 60,00 (euro 50,00 in occasione della presentazione a Palazzo Racchetta)
Il volume è strutturato in due parti. Una prima parte è dedicata alla ricostruzione di sessant’anni di Storia dell’Informale in Italia, dalle origini ai giorni nostri: da Afro, Vedova, Burri, Fontana, Santomaso, Morlotti, Birolli, Corpora,.ecc. fino alle ultime generazioni. Nella seconda parte ampio spazio viene dedicato ad una selezione di artisti delle ultime generazioni: con schede biografiche, approfondimenti critici e più foto a colori per ciascun artista selezionato.

L’Informale non è morto
Questa mostra nasce da un libro. Di solito è il contrario: prima nasce l’idea di una mostra, si scelgono gli artisti e le opere, e alla fine arriva il catalogo. In questo caso invece in principio era la parola: il libro intitolato “La via italiana all’Informale. Da Afro, Vedova e Burri alle ultime tendenze” che non ha certo la pretesa di raccontare per filo e per segno la storia dell’Informale in Italia, ma che per la prima volta cerca di rompere certi automatismi accademici che considerano esaurita l’esperienza Informale, in Italia come negli altri paesi del mondo, dopo circa quindici anni di storia: dal 1948 al 1963, anno più anno meno. Come se tutto l’Informale che viene dopo fosse solo opera di epigoni. Come se la verve e l’ispirazione dei grandi maestri dopo quella data si esaurisse. Come se l’Informale fosse una delle tante, importantissime ma effimere, avanguardie del secolo. L’Informale è qualcosa di diverso: qualcosa di più e qualcosa di meno delle altre Avanguardie. Ma soprattutto è una vera e propria rivoluzione epocale: per la prima volta nella storia dell’Arte si concepisce un quadro senza figure, senza alcun riferimento alla realtà nè a forme geometriche nè a elementi simbolici. Si tratta di una rivoluzione analoga a quella provocata dall’invenzione della Prospettiva. Qualcuno si sognerebbe mai di dire che Caravaggio è un epigono rispetto a Leonardo o Michelangelo perchè come costoro usava la Prospettiva? O ancora peggio Leonardo e Michelangelo rispetto a Masaccio… (Virgilio Patarini)

Per informazioni:
tel. 02.83.66.08.23 – cell. 333.80.322.46 – email: galleria.zamenhof@gmail.com

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