
Da Regina José Galindo a Orlan, grandi ospiti per l’evento biennale che trasforma Catanzaro in un laboratorio internazionale di arti performative contemporanee
Fino al 31 maggio 2025, Catanzaro ospita la prima edizione del Performing Festival. Un evento biennale che trasforma la città in un laboratorio internazionale di arti performative contemporanee. Organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro in collaborazione con 12 istituzioni italiane del sistema AFAM, il festival è sostenuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del PNRR (NextGenerationEU). Una piattaforma transdisciplinare che unisce linguaggi diversi: danza, teatro, arte pubblica, metaverso, installazioni e pratiche partecipative. La città diventa palcoscenico diffuso, con eventi in luoghi simbolici come il Teatro Politeama, Villa Margherita, la Biblioteca De Nobili, il Parco della Biodiversità e l’Archivio Storico Comunale.
Il programma include 14 performance, 10 talk e 2 workshop. Con la partecipazione di artisti internazionali di rilievo come Regina José Galindo, Daniela Ortiz, Nezaket Ekici, Elena Antoniou, Ant Hampton e Tim Etchells. Il 19 maggio al Teatro Politeama si terrà un talk tra Regina José Galindo e Eugenio Viola, a cura di Simona Gavioli, incentrato sulla forza politica e poetica della performance. Il 20 maggio, Galindo sarà protagonista al Chiostro del San Giovanni con la potente azione Hasta tu orilla, che affronta il tema della migrazione come esperienza di attraversamento e umanità. Il 22 maggio, in Villa Margherita, l’artista peruviana Daniela Ortiz presenta The root you pulled out it is not a hole in my land, it is a tunnel!, a cura di Dobrila Denegri: uno spettacolo di marionette potente e simbolico che rievoca le lotte anticoloniali del XX secolo. E ne mostra la sopravvivenza come forme di resistenza sotterranea, riflettendo su nazionalità, razzializzazione, genere e potere.

Una comunità di pratiche
Due giorni dopo, il 24 maggio, Nezaket Ekici presenterà Book Tower, una performance-installazione ispirata alla Biblioteca F. De Nobili, sulla facciata dell’Accademia. Una riflessione poetica sul sapere come bene pubblico e processo collettivo. Ampio spazio sarà poi riservato alle nuove generazioni con la giornata del 28 maggio dedicata alla Generazione Z, curata da Simona Gavioli. Con progetti di artisti emergenti come Leonardo Panizza, CultOfMagic, Mari, Sorelle di Damiano, Giulio Boccardi, dislocati tra Villa Margherita e l’Educandato dell’Accademia. Il 30 maggio, doppio appuntamento con i progetti di ricerca: al mattino, presso la Biblioteca De Nobili, gli interventi di Elena Bellantoni, Simone Bergantini, Matilde De Feo, Luana Perilli, Fabio Sandri, Luca Panaro, moderati da Simona Caramia. Al pomeriggio, la restituzione dell’azione itinerante Crossing dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Dal 5 al 31 maggio, quattro artisti/docenti – Vincenzo Gagliardi, Rosaria Iazzetta, Stefania Oriente, Mario Laporta – intraprenderanno un viaggio tra Albania, Serbia, Bulgaria, Turchia, Libano, Egitto e Grecia. Un attraversamento fisico e simbolico di territori di confine. Da cui raccogliere segni, storie e materiali evocativi che, al ritorno in Italia, diventeranno materia viva per nuove opere e azioni. Tra i talk saranno numerosi i contributi di curatori, artisti, esperti di teatro: Orlan, Eugenio Viola, Valentina Valentini, Valentina Carrasco, Branko Miliskovic e tanti altri. Ma ancora durante l’intero periodo in Villa Margherita sarà allestita una sezione dedicata al Metaverso, un ambiente immersivo che estende l’esperienza performativa nello spazio digitale.

Performing è dunque più di un festival: è una piattaforma di ricerca, una comunità di pratiche, uno spazio critico condiviso. Al centro, l’analisi dei linguaggi performativi in chiave transdisciplinare, con il corpo come strumento e soggetto di riflessione, tra storicità e urgenze del presente. Dalle avanguardie storiche alle sperimentazioni digitali, il progetto intreccia azione artistica e vocazione formativa. Grazie alla sinergia tra accademie italiane e partner internazionali, Performing promuove da Catanzaro mobilità, co-progettazione e sostegno alla ricerca. In un tempo segnato da trasformazioni profonde, un festival dedicato alla performance diventa osservatorio necessario e spazio attivo per immaginare nuove forme di relazione, cittadinanza e presenza.
Programma completo: www.prmgfestival.com













