
È morto Arnaldo Pomodoro. Il celebre scultore è deceduto nella propria abitazione nella serata del 22 giugno a poche ore dal compimento del suo 99esimo compleanno, che avrebbe festeggiato oggi 23 giugno. A comunicare la morte dell’artista è stata la Fondazione che porta il suo nome. «Con la scomparsa di Arnaldo Pomodoro il mondo dell’arte perde una delle sue voci più autorevoli, lucide e visionarie. Il Maestro lascia un’eredità immensa», ha detto la direttrice della Fondazione, Carlotta Montebello.
«Non ho mai creduto alle fondazioni che celebrano un solo artista come unicum. L’artista è parte di un tessuto di cultura, il suo contributo attivo non può venire mai meno ed è per questo che ho concepito la mia Fondazione come un luogo attivo e vivo di elaborazione culturale, oltre che come centro di documentazione della mia opera, capace di fare proposte originali e non solo di conservare passivamente. Ma il meglio deve ancora venire: questo è stato solo un inizio e nelle mie intenzioni il progetto – rivolto ai giovani e al futuro – si deve radicare, fare della continuità un elemento ineludibile…».
Queste le parole lasciate dallo scultore, che morendo augura lunga vita alla sua Fondazione, che «continuerà ad operare secondo la volontà del fondatore, garantendo la conservazione e la valorizzazione della sua opera, impegnandosi a diffondere il proprio patrimonio materiale e immateriale attraverso la realizzazione di mostre, eventi e iniziative in uno spazio inventivo, quasi sperimentale, di studio e confronto sui temi dell’arte e della scultura, che mira a un coinvolgimento, profondo e globale, con le persone e la società», ha assicurato ancora Montebello.













