
Ecco i nomi, i temi e i numeri di “Fantastica”, la 18.ma Quadriennale di Roma che porterà in scena 54 artisti di cui quasi un quarto under 35. L’appuntamento a ottobre 2025
Ora è ufficiale: abbiamo un appuntamento per scoprire gli artisti italiani del nuovo millennio! Ecco “Fantastica”, la 18.ma edizione de La Quadriennale, in programma a Roma tra ottobre 2025 e gennaio 2026. E i numeri di quest’anno, non ci sono dubbi, parlano di rinnovamento: su 54 artisti selezionati, ben 16 hanno meno di 35 anni e 45 sono invitati per la prima volta alla rassegna. A popolare gli spazi di Palazzo delle Esposizioni saranno quasi 200 opere, con una significativa presenza di progetti realizzati appositamente per l’occasione, in una produzione che si equilibra tra pubblico e privato.
Su quasi due milioni e mezzo di euro di budget, infatti, quasi la metà arrivano dai fondi della Fondazione stessa, mentre il Ministero della Cultura (attraverso la Direzione Generale Creatività Contemporanea) offre il quaranta per cento del contributo, mentre la restante percentuale arriva dal sostegno di realtà private, con Intesa Sanpaolo nel ruolo di main partner e Enel come sponsor ufficiale, mentre Fondazione Roma sosterrà il Premio Quadriennale e il Premio Giovane Arte.
Ma ecco i nomi dei protagonisti e i temi delle cinque sezioni, più l’omaggio alla Quadriennale del 1935, annunciati poco fa a Roma, per un progetto “corale” che definisce l’identità dell’arte italiana post-2000.
Le cinque sezioni
La mia immagine è ciò da cui mi faccio rappresentare: l’autoritratto. Il cibo, i gatti, la palestra, me stesso, i viaggi e ammennicoli vari
Artisti in mostra: Paolo Bini, Gianni Caravaggio, Siro Cugusi, Roberto de Pinto, Donato Dozzy, Matteo Fato, Emilio Gola, Luisa Lambri, Luca Marignoni, Roberta Orio, Runo B, Marta Spagnoli, Vedovamazzei
A cura di Luca Massimo Barbero
L’arte contemporanea rilegge l’antico tema dell’autoritratto attraverso nuove prospettive, dove il sé si frammenta in identità multiple. Non più una semplice rappresentazione fisica, ma dialogo tra corpo, oggetti quotidiani e linguaggi. La sezione esplora come gli artisti si autorappresentano attraverso elementi apparentemente estranei – dal cibo agli animali domestici – e come l’opera stessa diventi, sempre, un ritratto silenzioso dell’autore.
Memoria piena. Una stanza solo per sé
Artisti in mostra: Friedrich Andreoni, Lupo Borgonovo, Roberto Cattivelli, Giulia Cenci, Cecilia De Nisco, Luca Gioacchino Di Bernardo, Chiara Enzo, Emiliano Furia, Jem Perucchini, Beatrice Scaccia, Lorenzo Vitturi, Shafei Xia
A cura di Francesco Bonami
Una costellazione di micro-universi autonomi dove ogni artista occupa il proprio spazio mentale ed espositivo. Senza temi precostituiti, la selezione privilegia la libertà creativa e l’indipendenza poetica, invitando il pubblico a costruire connessioni personali. Una scelta curatoriale radicale: tutti gli artisti sono under 50 e mai coinvolti prima d’ora alla Quadriennale, molti dei quali espongono per la prima volta con la curatela di Bonami.
Il tempo delle immagini. Immagini fuori controllo?
Artisti in mostra: Eleonora Agostini, Jacopo Benassi, Andrea Camiolo, Irene Fenara, Linda Fregni Nagler, Teresa Giannico, Massimo Grimaldi, Francesco Jodice, Giovanni Ozzola, Giulia Parlato, Davide Tranchina
A cura di Emanuela Mazzonis di Pralafera
In un’epoca sommersa da foto, selfie e contenuti digitali, questa sezione indaga il potere ambiguo delle immagini attraverso undici artisti italiani di diverse generazioni. Dal 2000 a oggi, la fotografia ha smesso di essere semplice documento per diventare strumento di rivelazione: gli artisti in mostra smascherano la fragilità delle immagini, il loro potenziale manipolatorio e la nostra dipendenza da esse. Tra giochi percettivi e interrogativi sull’autenticità, le opere ci costringono a chiederci: possiamo ancora fidarci di ciò che vediamo? Come distinguere il reale dal costruito in un mondo dove le immagini sono diventate gesti sociali prima che documenti?
Senza titolo
Artisti in mostra: Micol Assaël, Luca Bertolo, Adelaide Cioni, Martino Gamper, Valerio Nicolai, Lulù Nuti, Pietro Roccasalva, Arcangelo Sassolino, Alessandro Sciarroni.
A cura di Francesco Stocchi
Rifiutando ogni tema precostituito, questa sezione trasforma il processo espositivo in un’opera d’arte collettiva. Nove artisti hanno lavorato a stretto contatto con il curatore, ridefinendo radicalmente i ruoli tradizionali: dall’allestimento alla comunicazione, ogni scelta è frutto di un dialogo orizzontale che sfida le gerarchie del sistema dell’arte. Il risultato è una mostra che esiste come atto creativo in divenire, dove le convenzioni espositive vengono messe in discussione per restituire agli artisti piena autonomia. Un esperimento curatoriale che trasforma lo spazio espositivo in un laboratorio di pratiche condivise.
Il corpo incompiuto
Artisti in mostra: Camilla Alberti, Diego Cibelli, Antonio Della Guardia, Federica Di Pietrantonio, Valentina Furian, Iva Lulashi, Roberto Pugliese, Agnes Questionmark, Emilio Vavarella
A cura di Alessandra Troncone
Questa sezione esplora il corpo come territorio di trasformazione e narrazione attraverso opere di artisti under 40 alla loro prima Quadriennale. Tra postumanesimo e ibridazioni tecnologiche, le opere rivelano un corpo fluido, aperto a continue metamorfosi: non più entità fissa ma progetto in divenire. Dalle manipolazioni genetiche alle contaminazioni uomo-macchina, gli artisti indagano l’incompiutezza come valore positivo, spazio di possibilità che unisce mitologie antiche e futuri immaginati. Linguaggi diversi – dalla scultura alla performance, dal video all’installazione – convergono nel raccontare corpi che sfidano i confini tra biologico e artificiale, individuale e collettivo.

Novant’anni di Quadriennale: l’omaggio alla mostra del 1935
Si intitola “I giovani e i Maestri. La Quadriennale del 1935”, l’omaggio alla storica seconda Quadriennale del 1935 – un evento epocale che rivoluzionò il sistema dell’arte italiana con 700 artisti e 1800 opere. La mostra, a cura di Walter Guadagnini, celebra quell’edizione leggendaria attraverso 37 capolavori iconici ricordando la mostra di novant’anni fa che lanciò i giovani della Scuola Romana (Mafai, Pirandello, Cagli) e consacrava maestri come Severini e Marini, quest’ultimo premiato per la scultura. L’allestimento dello studio BRH+ ricreerà l’atmosfera del ’35 attraverso documenti inediti: verbali delle giurie, fotografie d’epoca e carteggi che rivelano retroscena politico-artistici. Un viaggio nel tempo tra i capolavori che attirarono 350mila visitatori, trasformando La Quadriennale in istituzione permanente.
Artisti in mostra: Luigi Bartolini, Mario Broglio, Corrado Cagli, Cagnaccio di San Pietro, Giuseppe Capogrossi, Emanuele Cavalli, Gisberto Ceracchini, Giovanni Colacicchi, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Antonio Donghi, Pericle Fazzini, Leonor Fini, Carlo Levi, Osvaldo Licini, Mario Mafai, Marino Marini, Arturo Martini, Giorgio Morandi, Milena Pavlović Barilli, Fausto Pirandello, Enrico Prampolini, Regina, Giovanni Romagnoli, Scipione, Gino Severini, Mario Sironi, Luigi Trifoglio, Gianfilippo Usellini, Farpi Vignoli, Alberto Ziveri.

I roadshow e l’omaggio a Luca Beatrice
“Fantastica è l’arte, per la sua capacità di dischiudere nuovi orizzonti, a tutte le latitudini e in tutte le epoche. Fantastica nella sua valenza di verbo è un invito a riscoprire oggi la potenza del simbolico e la forza dell’immaginazione. Fantastica vuole essere portatrice di un’atmosfera che descrive un climax di stupore, freschezza, speranza. In questo, l’arte contemporanea è una risorsa, per l’opportunità che offre di aprire sguardi laterali sulle cose, filtri di lettura inusitati, vie d’uscita inattese, anche quando ci spiazza, confonde, come in un invito a smarrirci e ritrovarci”: sono parole di Luca Beatrice, Presidente della Quadriennale, scomparso a Torino lo scorso gennaio, che il prossimo 30 settembre sarà omaggiato nell’ultimo roadshow in avvicinamento alla manifestazione, con una tavola rotonda dal titolo: “Luca Beatrice e la sua Quadriennale Fantastica”. Un momento per ripercorrere la genesi del progetto della 18.ma edizione, testimoniando l’impegno del critico nel promuovere l’arte italiana a livello istituzionale. Durante la serata verrà presentato il libro “Fantastica” l’arte. Pensieri e parole per Luca Beatrice (Bibliotheka Edizioni), che raccoglie contributi di Alessandro Giuli (Ministro della Cultura), dei curatori della Quadriennale (Barbero, Bonami, Mazzonis, Stocchi, Troncone e Guadagnini, oltre agli apparati critici curati da Giorgia Achilarre, documentando il breve ma intenso mandato di Beatrice alla presidenza della Fondazione La Quadriennale, caratterizzato da una visione, come sempre, differente dell’arte contemporanea.













