
L’asta di arte moderna e contemporanea organizzata da Cambi l’1 luglio a Milano si è chiusa con risultati significativi: 1,7 milioni di euro totali, merito del 70% di lotti venduti e di un incremento sulle stime del 180%.
A trainare la serata è stato Gerardo Dottori con il suo imponente Volo sull’oceano del 1929, un olio su tela di grandi dimensioni che ha catturato l’attenzione del pubblico fin dalle prime battute. L’opera, emblematica del futurismo aereo, è stata contesa tra più offerenti fino a raggiungere 250.1 mila euro, ben al di sopra della stima massima di 200 mila euro.
Altro risultato eclatante è stato quello ottenuto da Paolo Scheggi con Zone riflesse (1962), tipico esempio delle sue composizioni tridimensionali in bianco. L’opera, un raffinato acrilico costruito su tre tele sovrapposte, ha raggiunto 150.1 mila euro, superando di slancio la stima massima fissata a 120 mila euro. La forte domanda per Scheggi conferma la solidità del suo mercato nel contesto internazionale dell’arte concettuale e programmata.
Anche Afro Basaldella ha visto una performance solida con Nero medio del 1964, tecnica mista su tela dai forti contrasti cromatici, che ha toccato gli 87.6 mila euro, mentre Renato Guttuso ha stupito con due aggiudicazioni di rilievo. La più significativa è stata quella di Natura morta con fiasco e bottiglia del 1956, salita a 82.6 mila euro, quasi il doppio della stima più alta. Anche Cactus e mare (Fichi d’India) del 1978 ha fatto registrare un eccellente risultato con 41.3 mila euro, a fronte di una stima massima di appena 18 mila euro.
Un altro nome di prestigio che ha superato le aspettative è Felice Casorati, con Fanciullo nello studio, un’intima scena domestica del 1958 circa, che ha chiuso a 70.1 mila euro, raddoppiando la stima massima di 35 mila euro. Fortunato Depero, con una rara scultura lignea intitolata Buxus – Diorama in buxus, ha invece realizzato 64.1 mila euro, doppiando anch’esso le aspettative pre-asta. Da segnalare anche la presenza internazionale in catalogo, come nel caso di Fernand Léger con Projet de céramique (ca. 1950), una gouache su carta battuta a 43.8 mila euro, e di René Magritte, il cui piccolo ma prezioso disegno a penna, Senza titolo, ha suscitato grande interesse, raggiungendo 37.6 mila euro, a fronte di una stima di soli 9 mila euro.















