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Mishra porta Klimt in passerella all’Haute Couture 2025

Rahul Mishra Automne/hiver 2025/2026 paris - haute couture défilés
Rahul Mishra, autunno/inverno 2025/2026, Parigi – haute couture défilés
Se Gustav Klimt avesse mai immaginato i suoi dipinti camminare, probabilmente lo avrebbero fatto così: fasciati d’oro, ricamati a mano e attraversati da un’aura mistica. È questa la visione che Rahul Mishra ha portato in scena durante la sua ultima collezione couture autunno 2025, un tributo, vivido e sofisticato, al maestro simbolista viennese.

In una sfilata onirica e raffinata, Mishra ha dato vita a 30 look che fondono la sensualità silenziosa di Klimt con l’eccellenza artigianale indiana. Foglie d’oro, volti assenti, fiori che sembrano sbocciare dalla stoffa: ogni abito racconta una storia sospesa tra Oriente e Occidente, tra pittura e spiritualità.

Rahul Mishra, autunno/inverno 2025/2026, Parigi – haute couture défilés

“Mi ha sempre colpito quanto raramente i soggetti di Klimt guardino chi li osserva. Sembrano altrove, in un mondo tutto loro”, ha spiegato lo stilista a Vogue India. Il cuore pulsante della collezione è un abito dorato a forma di cuore, scolpito come un’icona sacra, con vene a vista e un corsetto tempestato di paillettes. Un simbolo di devozione, attrazione, forse persino adorazione.

Rahul Mishra, autunno/inverno 2025/2026, Parigi – haute couture défilés

Ma non c’era solo Klimt. A innervare i ricami — realizzati da oltre 2.000 artigiani — c’erano anche i sette stadi dell’amore secondo la filosofia sufi: attrazione, infatuazione, amore, fiducia, adorazione, follia, morte. Un viaggio interiore trasformato in performance visiva arricchito da cappelli-scultura in tulle creati in collaborazione con il celebre modista Stephen Jones. Il risultato è una collezione che non si limita a citare l’arte, ma la reinterpreta e la re-incarna. Mishra non fa “semplicemente” moda, crea visioni.

“L’amore non solo dura, ma cambia forma”, ha dichiarato nel backstage. E anche l’haute couture, grazie a lui, evolve. Verso qualcosa di più poetico, più spirituale e forse più universale.

Rahul Mishra, autunno/inverno 2025/2026, Parigi – haute couture défilés

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