Print Friendly and PDF

“Rivalutazione strategica”, e Taipei Dangdai cancella l’edizione 2026

Taipei Dangdai, 2023
Taipei Dangdai, 2023
Dopo ADAA, a New York, che ha annullato la sua prossima edizione, anche dall’estremo oriente non arrivano notizie particolarmente confortanti in fatto di fiere: dalla ricchissima Taipei si annuncia infatti che è annullata la prossima Taipei Dangdai, prevista nel 2026

La motivazione? Sempre la stessa, o meglio, quasi la fotocopia di ADAA: una “rivalutazione strategica”, secondo l’annuncio degli organizzatori. La fiera, che nelle ultime edizioni aveva ricevuto supporto finanziario da UBS (il colosso finanziario svizzero che supporta anche le varie Art Basel) è una delle tre fiere d’arte asiatiche (Art SG a Singapore e Tokyo Gendai, in Giappone) supervisionate dal conglomerato internazionale di fiere d’arte The Art Assembly. Dal gruppo, sono arrivate queste dichiarazioni, riportate inizialmente da Artnet: “Art Assembly intraprenderà un attento esame del modello, dei tempi, della scala e del formato di qualsiasi attività futura”.

Nel frattempo, la società di consulenza per mostre Angus Montgomery Arts, azionista principale e fondatore di tutte e tre le fiere d’arte (e nel cui portfolio figurano anche Art Central a Hong Kong, India Art Fair a Nuova Delhi, Sydney Contemporary e l’Aotearoa Art Fair ad Auckland, in Nuova Zelanda) ha rimosso dal proprio sito web la sezione dedicata alla fiera.
La prima edizione di Taipei Dangai si era tenuta a gennaio 2019, guidata da Magnus Renfrew, ex direttore di Art Basel Hong Kong e aveva visto la partecipazione di oltre 90 gallerie, tra cui Gagosian, Hauser & Wirth, Pace Gallery, David Zwirner, Sadie Coles HQ, Perrotin, White Cube, Lehmann Maupin e Lisson Gallery. Allontanatesi tutte negli ultimi anni, le partecipazioni all’edizione 2025 si erano ridotto a 54, senza alcuna grande ammiraglia globale del contemporaneo.

Commenta con Facebook

Altri articoli