Print Friendly and PDF

3,8 milioni per salvare Barbara Hepworth: la scultura resta in Gran Bretagna

Barbara Hepworth, Sculpture with Colour (Oval Form) Pale Blue and Red (1943). Photo: Betty Saunders.
Barbara Hepworth, Sculpture with Colour (Oval Form) Pale Blue and Red, 1943. Credits: Betty Saunders.
Una delle opere più rare di Barbara Hepworth, Sculpture with Colour (Oval Form) Pale Blue and Red del 1943, resterà nel Regno Unito. L’Hepworth Wakefield e l’Art Fund hanno annunciato di aver raccolto i 3,8 milioni di sterline necessari per acquisirla, grazie a una campagna che ha coinvolto oltre 2.800 donatori e il sostegno di importanti fondazioni.

L’opera, una scultura in legno e corda realizzata durante la Seconda Guerra Mondiale, sarà esposta in modo permanente al museo di Wakefield, città natale dell’artista nel West Yorkshire. Per l’istituzione, che porta il nome della scultrice ed è considerata un punto di riferimento per l’arte britannica del XX secolo, si tratta di un’acquisizione cruciale: fino ad ora, infatti, non possedeva opere della Hepworth risalenti agli anni Quaranta, una fase chiave nella sua evoluzione artistica.

La scultura era appartenuta a privati ed era stata esposta solo raramente. Nel marzo 2024 era passata all’asta da Christie’s a Londra, venduta per 3,5 milioni di sterline a un collezionista internazionale. Il rischio di vederla uscire dal Paese ha spinto il governo britannico a imporre un divieto temporaneo di esportazione, su raccomandazione del Comitato di revisione che l’ha definita di “eccezionale importanza”. A quel punto, le istituzioni nazionali avevano tempo fino al 27 agosto 2025 per trovare i fondi e pareggiare il prezzo di acquisto.

The Hepworth Wakefield, West Yorkshire, U.K. Credits: View Pictures/Universal Images Group. Courtesy: Getty Images.

Il traguardo è stato raggiunto con un ampio sforzo collettivo: 1,9 milioni di sterline sono arrivati dal National Lottery Heritage Fund, 750.000 dall’Art Fund, a cui si sono aggiunti contributi privati e il sostegno di fondazioni come la Henry Moore Foundation e la Garfield Weston Foundation. Molti artisti e personalità della scena culturale, tra cui Antony Gormley, Anish Kapoor, Rachel Whiteread e Richard Deacon, hanno sostenuto la campagna. “Questa scultura eccezionale arricchisce la nostra capacità di raccontare la carriera di Hepworth e di ispirare il pubblico per il futuro”, ha dichiarato Laura Smith, direttrice artistica ad interim dell’Hepworth Wakefield, sottolineando il valore della partecipazione di migliaia di cittadini.

Sculpture with Colour (Oval Form) Pale Blue and Red appartiene a un momento delicato nella vita dell’artista. Nel 1939, con la guerra alle porte, Hepworth lasciò Londra per rifugiarsi a St. Ives, in Cornovaglia, con i suoi tre figli gemelli di quattro anni. Solo nel 1943 poté tornare a lavorare con continuità, ottenendo un permesso speciale per usare il legno nonostante il razionamento bellico. Questa scultura fu tra le prime opere nate in quel periodo, un lavoro sperimentale che univa forme ovali e fili tesi nello spazio, aprendo la strada a una nuova stagione della sua produzione. Eleanor Clayton, curatrice dell’Hepworth Wakefield, ha ricordato come l’artista fosse costretta a lavorare in brevi intervalli, alternando la scultura con la cura dei figli e le faccende domestiche: “È sorprendente che un’opera di tale forza e modernità sia stata realizzata in quelle circostanze, con la guerra sullo sfondo”.

Barbara Hepworth al lavoro sulla scultura in pietra Eidos, 1947 – 48, oggi nella collezione della National Gallery of Victoria, Melbourne. Foto scattata nel suo studio a Chy-an-Kerris, Carbis Bay, St. Ives. Credits: ©Bowness.

L’acquisizione permette non solo di colmare una lacuna nella collezione del museo, ma anche di garantire che un’opera centrale per la storia della scultura moderna resti accessibile al pubblico britannico. “Questa campagna ha dimostrato concretamente come il pubblico possa unirsi, con donazioni di ogni entità, per salvare opere importanti per le generazioni future”, ha osservato Alice Regent, direttrice dello sviluppo dell’Art Fund.

Non è la prima volta che il Regno Unito mobilita risorse per trattenere opere d’arte di rilievo: solo negli ultimi anni, l’Ashmolean Museum di Oxford ha salvato una Crocifissione di Fra Angelico, mentre la National Portrait Gallery ha condotto una raccolta straordinaria per il Ritratto di Omai di Joshua Reynolds. In questo caso, però, il valore è anche simbolico: Wakefield, considerata “capitale britannica della scultura”, accoglie definitivamente un’opera che testimonia la resilienza e la capacità di rinnovamento di una delle artiste più influenti del Novecento.

Con il suo intreccio di fili rossi che si tendono nello spazio e il contrasto con l’interno azzurro pallido, l’ovale scolpito da Barbara Hepworth non è solo un capolavoro di equilibrio formale. È anche il segno tangibile di un impegno collettivo per preservare la memoria culturale, rendendo accessibile a tutti un frammento essenziale della storia dell’arte britannica.

Barbara Hepworth, Sculpture with Colour (Oval Form) Pale Blue and Red, 1943.Credits: Betty Saunders.

Commenta con Facebook