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Biennale Son, quando il suono trasforma l’arte contemporanea

Annika Kahrs: Les Fanfares, 2025, 4K, color, sound. Courtesy of the artist & Produzentengalerie Hamburg. Produced for the 2nd edition of the BIENNALE SON, Sion
Annika Kahrs, Les Fanfares, 2025, 4K, color, sound. Courtesy of the artist & Produzentengalerie Hamburg. Produced for the 2nd edition of the BIENNALE SON, Sion
La Biennale Son, l’appuntamento svizzero dedicato al suono nell’arte contemporanea, riapre i battenti per la sua seconda edizione con un programma multidisciplinare. L’obiettivo è chiaro: superare i confini tradizionali tra le arti, mostrando quanto installazioni, sculture, performance audiovisive, film e concerti siano più vicini di quanto si pensi. Qui tutto risuona, anche nel silenzio.

Dal 30 agosto al 30 novembre 2025, oltre 108 artisti, duo e collettivi investiranno 23 spazi tra Sion e Martigny, con proposte che spaziano dal vocale all’elettronico, dall’arte ambientale alla poesia, dalla dimensione politica a quella documentaria. Tra loro: Lawrence Abu Hamdan, John Armleder, Alexandra Bachzetsis, Vincent Barras, Pierre Bastien, Rossella Biscotti, Julia Borderie & Éloïse Le Gallo, Alessandro Bosetti, Pauline Boudry – Renate Lorenz, Roni Horn, Tom Johnson, Carsten Nicolai, Ugo Rondinone, Christian Marclay e molti altri.

La sezione video e film, curata da Maxime Guitton, propone 36 titoli con autori storici e contemporanei, tra cui Robert Ashley, Ericka Beckman, James Benning, Charlemagne Palestine, Woody & Steina Vasulka.

Il cuore dell’evento è Sion, con le principali installazioni e performance a La Centrale, edificio modernista di grandi dimensioni, oltre che a La Grange e La Grenette del Ferme-Asile, al Valais Art Museum, al Lemme e all’ex Penitenziario. A Martigny, il Manoir de la Ville ospita Erratum Musical, progetto di Pierre Leguillon, fondatore del Musée des Erreurs. La Biennale si estende anche a sedi partner in tutto il Vallese: Musée valaisan des Bisses (Ayent), Chiesa di Saint-Nicolas (Hérémence), Théâtre Les Halles (Sierre), EDHEA, Fondation Opale (Lens) e Musée de Bagnes (Le Châble).

Andrea Salustri presenterà Materia, uno spettacolo visivo al Théâtre Les Halles nell’ambito della Biennale Son. Il polistirene, la forma di plastica più comune, ci circonda senza che ce ne accorgiamo. In Materia, l’artista dà vita a questo materiale, trasformandolo nell’inaspettato protagonista dello spettacolo visivo. Creando tableaux davanti ai nostri occhi, Salustri svelerò la potenza e la fragilità del sagex, offrendo un percorso sensoriale che metterà in luce la bellezza nascosta dell’ordinario. Credits: Milan Szypura.

Tra le novità, 56 concerti e performance, 22 opere create o adattate per la Biennale, la prima Vinyl Art Fair dedicata a vinili e cassette d’artista, il terzo Sound Symposium co-prodotto con EDHEA e la Valais School of Art, un bookshop dedicato (KaPa Books & More) e una serie di podcast esclusivi realizzati da Arnaud Laporte (France Culture).

La Biennale Son sarà anche l’occasione per presentare nuovi lavori di grandi nomi: un vinile di Christian Marclay, un libro d’artista di Ugo Rondinone, un diario di Annika Kahrs e un portfolio serigrafico in grande formato di David Horvitz.

Curata da Jean-Paul Felley, direttore della Biennale, e Maxime Guitton, associate curator 2025, la seconda edizione promette di sorprendere e coinvolgere, confermando la Biennale Son come uno degli appuntamenti più innovativi del panorama artistico svizzero.

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