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Raffaello torna protagonista al Met: nel 2026 una grande retrospettiva a New York

Raffaello, Madonna di Alba, National Gallery of Washington
Raffaello, Madonna di Alba, National Gallery of Washington

Il genio del Rinascimento italiano sarà celebrato con una delle mostre più attese del panorama culturale internazionale. A partire dal 29 marzo 2026, il Metropolitan Museum of Art di New York aprirà al pubblico Raffaello: Poesia sublime, una retrospettiva senza precedenti dedicata all’artista di Urbino, destinata a restare un unicum negli Stati Uniti.

Curata da Carmen Bambach, già dietro l’acclamata mostra su Michelangelo del 2017, l’esposizione promette di offrire una lettura nuova e sorprendente dell’opera di Raffaello, indagando la sua sensibilità artistica con un taglio innovativo e multidisciplinare.

Dopo il successo della mostra Siena: The Rise of Painting, 1300–1350, che ha raccontato le origini del linguaggio rinascimentale, il Met prosegue così il suo dialogo con l’arte italiana. Stavolta il protagonista è un artista la cui influenza ha plasmato l’idea stessa di bellezza classica: Raffaello Sanzio, morto a soli 37 anni nel 1520, ma capace di lasciare un’impronta indelebile nella storia dell’arte europea.

Con oltre 200 opere in arrivo da musei di tutto il mondo – tra dipinti, disegni, arazzi e manufatti decorativi – la mostra ricostruisce l’intero arco della carriera raffaellesca, dalle prime prove a Urbino fino ai capolavori della maturità romana. Il percorso sarà organizzato principalmente in ordine cronologico, con sezioni tematiche che esplorano l’evoluzione iconografica dell’artista, la sua visione della figura femminile, e il rapporto tra spiritualità e bellezza ideale.

Raffaello non è solo un pittore – ha dichiarato Max Hollein, direttore del Met – ma un pensatore visivo di eccezionale profondità. Questa mostra è un’opportunità rara per cogliere la vastità e la coerenza della sua visione artistica, attraverso capolavori raramente concessi in prestito, molti dei quali non sono mai stati esposti insieme“.

A rendere l’evento ancora più straordinario è la partecipazione di alcune delle più prestigiose istituzioni museali del mondo. Tra i prestiti confermati figurano la Madonna di Alba dalla National Gallery of Art di Washington, il Ritratto di Baldassarre Castiglione dal Louvre, e la Dama con l’unicorno dalla Galleria Borghese. Arriveranno anche opere da Londra, Madrid, Firenze, Vienna, Francoforte, Perugia, Roma e Bologna. Non mancheranno disegni preparatori e studi che permetteranno di entrare nell’officina dell’artista, rivelando la precisione del suo processo creativo e la delicatezza della sua mano.

Il progetto espositivo, frutto di oltre sette anni di ricerca, punta a far emergere il volto meno noto di Raffaello. Non solo il maestro della grazia e dell’armonia, ma anche l’innovatore, l’intellettuale, il narratore visivo capace di parlare all’anima contemporanea.

Questa mostra – ha spiegato Carmen Bambach – è stata per me un’occasione unica per riconsiderare Raffaello con occhi nuovi. Il suo linguaggio visivo, colto e insieme accessibile, conserva una forza emotiva che riesce ancora oggi a toccare profondamente lo spettatore“.

In parallelo all’esposizione, il Met pubblicherà un volume illustrato che accompagnerà il pubblico in questo viaggio nell’universo raffaellesco, con contributi critici e approfondimenti inediti. Raffaello: Poesia sublime sarà visibile fino al 28 giugno 2026 e non prevede tappe successive. Un evento irripetibile per appassionati, studiosi e per chiunque voglia lasciarsi incantare dalla luce del Rinascimento.

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