Oltre settanta opere provenienti dalla Irving Penn Foundation saranno in asta l’8 ottobre da Phillips New York.
New York. Il prossimo 8 ottobre occhi puntati sul numero 432 di Park Avenue (sede newyorkese di Phillips) per un evento che segna un momento chiave nel mercato dell’arte fotografica. Si tratta di Visual Language: The Art of Irving Penn, un’asta monografica organizzata in collaborazione con la Irving Penn Foundation e dedicata al celebre fotografo. In vista dell’asta stagionale di fotografie del 9 ottobre, Phillips propone una speciale “anteprima” di 70 opere fra fotografie, dipinti e disegni dell’artista, molte delle quali mai comparse sul mercato.
Penn è stato tra i fotografi più influenti e versatili del XX secolo. Celebre per le immagini realizzate per Vogue, si distinse per l’approccio rigoroso e intellettualmente raffinato alla fotografia di moda, al ritratto, alla natura morta. Ma fu anche innovatore tecnico. Negli anni Sessanta riscoprì e rese contemporanee antiche tecniche di stampa, come il platino-palladio, rendendole parte integrante del suo linguaggio formale.
“Ogni oggetto incluso in questa vendita riflette l’innovazione e l’esattezza che hanno definito la pratica di Penn”, ha dichiarato Tom Penn, direttore esecutivo della Irving Penn Foundation. “Con questa asta, celebriamo la sua eredità e al contempo supportiamo la nostra missione educativa e culturale”.
Tra i lavori più rappresentativi in asta segnaliamo la stampa gelatin silver di Coffee Pot (stima 20-30 mila dollari), il platino-palladio di Harlequin Dress (Lisa Fonssagrives-Penn) (stima 200-300 mila dollari) e la rara stampa a colori Ginkgo Leaves (stima 200-300 mila dollari), realizzata in dye-transfer. In catalogo figurano inoltre opere chiave della serie Black and White del 1950, così come la grande composizione in quattro pannelli Mud Glove (stima 50-70 mila dollari), allestita nella mostra Street Material al Metropolitan Museum nel 1977.
Non solo fotografia. Per la prima volta, la casa d’asta londinese proporrà anche dipinti e disegni dell’artista, offrendo così una lettura più ampia della sua produzione e del suo metodo di lavoro. Un’operazione che apre a nuove prospettive critiche sul Penn pittore e sull’unità visiva che ha guidato tutte le sue pratiche artistiche.
“Penn è stato tra i pochissimi fotografi a raggiungere livelli di eccellenza in ogni tecnica sperimentata”, afferma Vanessa Hallett, Vicepresidente e Worldwide Head of Photographs di Phillips. “La sua visione rimane ineguagliata, ed è un privilegio poter presentare queste opere direttamente dalla fondazione, in condizioni di conservazione straordinarie”.
Fondata nel 2005, la Irving Penn Foundation custodisce l’archivio più completo del lavoro dell’artista e ne promuove la conoscenza attraverso mostre, pubblicazioni e iniziative educative. La vendita rappresenta un appuntamento non solo per acquisire opere di eccezionale provenienza, ma anche per riflettere sul ruolo di Penn nel contesto più ampio dell’arte del XX secolo.
